Tuttavia, Espinoza specifica che "ad oggi" non è all'ordine del giorno l'introduzione di alcun divieto di scommessa, poiché il regolatore ha come obiettivo primario quello di combattere il mercato delle scommesse illegali che hanno come fulcro proprio gli eventi sportivi. Una limitazione su determinate categorie però potrebbe arrivare nei prossimi mesi o anni, dopo un'attenta valutazione da parte del regolatore.
"Crediamo che l'elemento essenziale è la lotta contro il mercato del gioco d'azzardo illegale, che è la piaga principale del match-fixing”, sostiene il responsabile. “Per fare questo, è essenziale disporre di un mercato regolamentato che sia competitivo e ragionevole e in questo senso consenta agli operatori di offrire il tipo di eventi e mercati bisogna avere per poter suscitare interesse nei giocatori".
In questo senso, il regolatore spagnolo ritiene che l'operatore deve avere la "responsabilità primaria" per determinare se un evento è a rischio frode prima di decidere se incorporarlo nel proprio palinsesto.
IL PUNTO SUL MATCH-FIXING - Il capo del Dipartimento Gestione del gioco ha partecipato nei giorni scorsi al forum '
L'industria del gioco e il mondo dello sport in Spagna' organizzato dal Consiglio Superiore dello Sport, in cui -
come anticipato da GiocoNews.it- aveva ricordato che agli atleti è proibito per legge scommettere nelle competizioni a cui partecipano con la legge 13/2011 che regola queste attività.
Questo standard fornisce all'articolo 6, paragrafo 2 lettere d), e) ed f) che "i responsabili delle organizzazioni sportive, atleti, allenatori o altri partecipanti diretti e giudici e arbitri, non possono scommettere su attività sportiva".
Con il regolatore che ha precisato di ricordare questo aspetto perché “dove ci sono stati presunti comportamenti di questo tipo hanno riscontrato che l'affermazione tipica da parte degli atleti era che non conoscevano il testo giuridico. Per questo, l'organismo di regolamentazione del gioco in Spagna, mira a "migliorare" la loro comunicazione con gli agenti sportivi, federazioni e competizioni per spiegare le implicazioni del sistema giuridico e le funzioni del Dgoj in caso di presunte partite truccate, ricordando che questo divieto è "ampio". "Abbiamo già inviato lettere alle varie federazioni sportive, mettendoci a disposizione, spiegando la portata del divieto ed esprimendo la nostra disponibilità a muoverci in prima persona spiegando ciò che facciamo e ciò che si può fare un atleta o no in relazione al mercato delle scommesse ", ha detto Espinosa.
Il direttore generale per la pianificazione di gioco ha poi valutato come "positivi" i primi mesi di funzionamento del servizio Global Markets Research (Sigma): un'unità che si occupa di centralizzare, analizzare e coordinare informazioni generate dal mercato 'online' delle scommesse a livello statale che siano rilevanti per la persecuzione delle frodi.
L'obiettivo per il prossimo anno e mezzo è "Migliorare la quota di azione dell'intelligence" per stabilire "indicatori e linee guida" che permettono loro di anticipare la polizia o le inchieste giudiziarie per eventuali combine.