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Risarcimento per cancellazione da registro imprese, Strata: 'Precedente importante'

15 dicembre 2018 - 08:15

Il commento dell'avvocato Andrea Strata su sentenza del tribunale di Roma che condanna soci di una società di capitali a risarcimento danni per averla cancellata abusivamente dal registro delle imprese.

Scritto da Redazione


Il giudice del Tribunale di Roma ha condannato i soci di una società di capitali al risarcimento dei danni per fatto illecito costituito dall’aver volontariamente cancellato la società dal registro delle imprese, per poi costituire un nuovo soggetto giuridico, formalmente diverso (nuova partita Iva, nuova denominazione sociale e nuovo amministratore), che svolgeva la medesima attività della prima, utilizzava gli stessi locali, impiegava il medesimo personale ed i medesimi beni aziendali dell’impresa cancellata.


In sostanza, all’esito dell’istruttoria, è emerso che l’attività dell’azienda cancellata proseguiva senza soluzione di continuità in capo ad altro titolare, che in realtà amministrava la società soltanto dal punto di vista formale, in quanto l’amministratore di fatto continuava ad essere quello della ditta cancellata.
 
I giudici hanno ritenuto che l’operazione societaria, pur riguardando due soggetti giuridici formalmente distinti, era meramente fittizia, finalizzata allo scopo di sottrarsi fraudolentemente alle obbligazioni contratte nei confronti dei creditori della ditta cancellata (ai quali, pertanto, è stato riconosciuto il risarcimento del danno).

L’avvocato Andrea Strata, intervistato da Gioconews.iit, commenta: “Si tratta di un precedente giurisprudenziale davvero importante, tenuto conto che è circostanza purtroppo assai diffusa quella di svuotare le società da eventuali beni utilmente aggredibili, per poi proseguire la medesima attività attraverso un diverso soggetto giuridico, amministrato da una 'testa di legno'”.
 

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