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Amusement, Tredese (Feexpo): 'Settore da tutelare, serve riscrivere le regole'

11 settembre 2023 - 10:30

Sono già partiti i preparativi per la seconda edizione della Family Entertainment Expo, in agenda dal 27 al 29 febbraio 2024 alla Fiera di Bergamo, e Tredese ne anticipa i contenuti auspicando una riforma del settore.

Scritto da Francesca Mancosu
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Prende forma la seconda edizione della Feexpo, la Family Entertainment Expo, in agenda dal 27 al 29 febbraio 2024 alla Fiera di Bergamo. Tiziano Tredese, amministratore delegato di Elmac - uno dei maggiori produttori e distributori di apparecchi automatici e semi-automatici da intrattenimento - nonché presidente del Consorzio Fee, promotore di  Feexpo ne anticipa i contenuti, facendo anche alcune considerazioni sul settore.

"In questi giorni sarò in Cina per la fiera Gti", esordisce Tredese, "per scoprire le ultime novità del mercato dell'amusement. Purtroppo il 70-80 percento dei giochi li lasceremo lì, non potremo importarli perché, in virtù dell'attuale normativa italiana, nel nostro Paese non sono omologabili: questo perché hanno ruote, rulli, sequenze preordinate di simboli e amenità similari. È lo stesso 'problema' che avranno i giochi che troveremo alla Iaapa di Orlando a novembre. Sono tutti giochi off limits per l'Italia, se Adm non cambia le regole potremo continuare a importare solo il 20/30 percento di quello che offre la scena mondiale del puro intrattenimento. La prima conseguenza? Le novità elettromeccaniche più innovative non arriveranno mai in Italia e i giocatori si disaffezioneranno sempre di più. E il settore morirà".

Desolante lo scenario tracciato da Tiziano Tredese, già al lavoro per organizzare la Family Entertainment Expo, la fiera completamente dedicata agli operatori dell'amusement-only, in programma a fine febbraio 2024 alla Fiera di Bergamo, con l'organizzazione di Promoberg. Si tratta di una manifestazione dedicata all'intrattenimento per tutta la famiglia, giunta alla seconda edizione, dopo il successo di quella tenutasi nel marzo di quest'anno, che farà da vetrina a ticket redemption e videogame, giochi tradizionali realtà virtuale, fino agli esports, altro prodotto in cerca di "definizione politica" e dalle grandi potenzialità commerciali.

Ma il Family Entertainment Expo sarà anche un'occasione per gli operatori di ritrovarsi, serrare i ranghi e confrontarsi sulle problematiche che affliggono il comparto ormai da troppo tempo vessato da temi che sono stati oggetto dell'interlocuzione mai interrotta con i dirigenti dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, a proposito dell'ormai tristemente noto decreto tecnico del 18 maggio 2021, relativo alle "Regole tecniche per la produzione, l’importazione e la verifica degli apparecchi comma 7".

"Speriamo che la dottoressa Elisabetta Poso (appena nominata alla guida dell'Ufficio apparecchi da intrattenimento al posto del dottor Antonio Giuliani, Ndr)
si renda conto che è stato fatto un errore con tale decreto tecnico", continua Tredese, "avendo paragonato gli apparecchi con vincita di danaro ( comma 6) ai nostri giochi senza vincita di danaro e universalmente  rivolti a tutta la famiglia (comma 7) per cui noi abbiamo pagato e stiamo pagando ingiustamente le conseguenze. Non si può aspettare oltre. Queste regole, che contemplano l'obbligo di omologare secondo regole assurde gli apparecchi che si intende produrre o importare non hanno alcuna giustificazione reale ma hanno procurato solo costi inverosimili e infiniti ritardi  all’immissione sul mercato di nuovi giochi ( dopo i 3 anni di fermo per il Covid). A questi guai vanno sommati anche i problemi causati dalla burocrazia per ottenere I nulla osta di distribuzione e messa in esercizio.
Faccio un esempio: io ho comprato dei giochi nel novembre 2022, sono arrivati a marzo e il primo di essi l'ho potuto mettere in esercizio solo il 9 agosto 2023, perdendo tutta la stagione estiva sia come gestione che come vendita dello stesso", puntualizza Tredese.

"Fortunatamente, dopo 18 anni, Adm e Sogei sono arrivati a dematerializzare i documenti cartacei e proporre, dal 20 settembre 2023, un semplice Qrcode  che consentirà agli Enti controllori di avere, in tempo reale, tutto il pedigree del gioco sotto controllo. Questo complesso sistema di omologhe ha introdotto anche un nuovo elemento di 'disturbo' fra noi venditori: chi prima arriva all'omologa, vende, tuttli gli altri guardano. Non mi sembra corretto che ci si debba scontrare fra venditori anche su questo fronte, così il settore è stato messo ulteriormente in difficoltà. Inoltre c'è un'altra spada di Damocle con cui ci troviamo a fare i conti: entro il 31 dicembre 2023 gli apparecchi per i quali è stato rilasciato il titolo autorizzatorio di cui al comma 3 (autocertificazione) devono comunque essere sottoposti a verifica tecnica di conformità secondo le regole tecniche vigenti: tecnicamente è impossibile. Se non ci sarà la proroga gli operatori butteranno via l’80 percento delle ticket redemption presenti nelle sale giochi italiane. Se ci sarà la proroga (come si presume ) ci sarà un altro anno di totale incertezza per cui chi mai investirà in giochi nuovi? Le sale sono ancora piene di apparecchi vecchi ma, in attesa di questa scadenza, si investe al minimo, perché tutto è a rischio.
Il mercato dell'amusement è 'drogato' da questo decreto tecnico che ha sconvolto tutto il business, specialmente quello legato alla vendita di nuovi giochi", sottolinea ancora il presidente del Consorzio Fee.

Tredese quindi ne approfitta per parlare anche delle leggi regionali che hanno vietato l'utilizzo delle ticket redemption (apparecchi che non offrono vincite in denaro, Ndr) ai minori di 18 anni, partendo da quanto accaduto a luglio in Toscana, con il varo di una normativa che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri. "Le leggi regionali sulle ticket redemption sono una storia solo italiana. Per fortuna in Veneto siamo riusciti a far capire ai consiglieri regionali che non ha senso applicare le regole previste per i comma 6 (slot e Vlt, per intenderci) ai comma 7 (gli apparecchi per il puro intrattenimento). Siamo andati in audizione alla commissione Sanità, abbiamo fatto capire che sono due comparti diversi e, saggiamente, la Regione Veneto ha escluso il comma7 dai divieti del comma 6".

Oltre ad auspicare che  il tema entri anche nella discussione sul riordino del gioco pubblico previsto dalla legge delega per la riforma fiscale - e la cui bozza di decreto attuativo è attesa entro il 20 settembre - Tredese ricorda quanto sia importante non frenare l'innovazione del settore. "I migliori produttori al mondo di kiddie rides, bumper cars, calciobalilla, siamo noi italiani oltre ad avere - fra Padova, Reggio Emilia, Rovigo, il 'distretto' delle giostre più conosciuto al mondo - ma siamo invisibili. Ci sono Confederazioni del lavoro a livello nazionale che non sanno  neppure della nostra esistenza. Grazie allo spirito di aggregazione della bravissima Erika Tessarolo (M.Art Technology) i principali rappresentanti delle diverse categorie artigianali si sono incontrati la scorsa settimana a Roma per discutere con i massimi esponenti dell’ artigianato italiano delle problematiche che limitano lo sviluppo del lavoro artigiano  nel settore dell’Amusement ottenendo l’assicurazione che faranno tutto il possibile per portarci alla pari con gli altri produttori europei e mondiali".

Conclude, Tredese, ricordando quello che definisce "l’unico punto positivo e innovativo del Decreto Tecnico", ossia l’introduzione di sistemi Coinless per dare i crediti ai videogames, ticket redemption e giochi meccanici (esclusi ancora i giochi che danno premi: i 7a). "Purtroppo anche questo notevole passo avanti verso la civiltà sta impantanandosi in non chiare linee guida per la certificazione di giochi omologati per un certo sistema ma venduti ad un operatore che intende usarne uno di diverso . Questo rallenta l’ introduzione di questo modo estremamente utile per una vantaggiosa gestione dei Family  Entertainment Centers , sale giochi , parchi divertimento, etc. A questo punto ci resta solo da sperare che la  nuova Direzione di Adm e del reparto giochi  ci convochi al più presto e ,consapevole dei danni finora inferti al settore del puro intrattenimento , consideri definitivi i nulla osta ottenuti con l’autocertificazione, cancelli tutti i riferimenti a rulli, ruote, etc (presi come 'assioma di gioco d’azzardo' senza colpevolmente  considerare che stiamo parlando di giochi elettromeccanici) e portare queste omologhe a 'descrizioni del gioco? con assunzione di responsabilità da parte del produttore/distributore. L’ utilizzo del gioco (ticket redemption)  nelle sole sale giochi, parchi divertimento, Fec conferisce poi la certezza che nessun gestore metterà mai a rischio la propria attività convertendo un gioco elettromeccanico di decine di migliaia di euro in un gioco d’azzardo".

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