Salerno - “È necessario che si intervenga quanto prima alla convocazione del tavolo tecnico tra Stato e enti locali per il riordino del gioco fisico, anche perché ci sarà necessità di ulteriori approfondimenti, e prima di vederne gli effetti servirà attendere che le regioni mettano mano alle loro leggi.”
Così Domenico Faggiani, dell’Osservatorio Gioco d'azzardo patologico regione Lazio, nel suo intervento al workshop "In nome della legalità - Senza regole non c’è gioco sicuro" in agenda oggi, mercoledì 14 maggio, a Salerno, organizzato da Codere Italia.
“Siamo in mezzo al guardo", è l'incipit di Domenico Faggiani. "Ricordo che da anni si parla di un riordino del settore. L’attuale governo ha imboccato una strada parzialmente diversa dai precedenti, decidendo di inserire all’interno della delega fiscale anche l'articolo 15, che contiene la delega per il riordino del gioco. Si mette al primo piano il cittadino, il giocatore, ma anche la concertazione tra lo Stato e le autonomie locali. Dopo l’emanazione di questa norma ci aspettavamo l’avvio di un confronto tra Stato, regioni e comuni, ma così non è stato. Il governo ha portato in conferenza unificata uno schema relativo solo all’online che, è vero, contiene anche norme generali di tutela del giocatore e di contrasto all’illegalità, ma resta parziale."
Spiega Faggiani come rimane ad oggi fuori tutto il settore del gioco fisico. "Lo scorso anno si aperto un tavolo tecnico tra ministeri, Adm, tecnici di regioni e comuni, nel quale sono state avanzate delle proposte, tra le quali anche una proposta dell’Anci che prevede una riduzione e riqualificazione dell’offerta di gioco, con esercizi qualificati che offrono sicurezza e controllo sfruttando le tecnologie più attuali, ma anche con orari e distanze da luoghi sensibili uniformi a livello nazionale. L’Anci ha introdotto anche l’aspetto delle risorse: non solo una compartecipazione, ma anche e soprattutto la costituzione di un fondo nazionale con i proventi dalle sanzioni da ripartire tra i comuni e destinato alla formazione della polizia locale. L’ultima riunione del tavolo si è tenuta il 14 gennaio, e lì il rappresentante del Mef aveva annunciato una nuova convocazione del tavolo a distanza di un mese nella quale sarebbe stato presentato uno schema di riordino del gioco fisico. Purtroppo sono passati quattro mesi e non se n’è più saputo nulla, e il tavolo ancora attende la convocazione."
Eppure, secondo il rappresentante dell'Osservatorio laziale, una certa fretta c'è, perché oltre a essere necessario sicuramente approfondire ulteriormente la questione ci sono anche "alcune deleghe scadono ad agosto, è vero che il governo ha presentato un disegno di legge che proroga, ma non è che qualche mese in più risolve queste lungaggini." Occorre considerare poi che "affinché il riordino produca degli effetti dovremo attendere che anche le regioni mettano mano alle loro leggi. Quindi il percorso è ancora lungo e tortuoso."
Chiude quindi Faggiani, mettendo sul tavolo altre due questioni: "La prima è legata ai videogiochi", spiega, "ai quali il documento dell'Anci fa un riferimento. Ci sono videogiochi che permettono di fare acquisti. Si parla di micro transazioni, ma siccome i livelli di questi videogame non finiscono mai chi gioca molto può arrivare anche a delle spese molto elevate. Non solo, questi videogiochi talvolta invitano ad acquistare delle mistery box, nelle quali può trovare sia strumenti utili per il gioco, sia strumenti assolutamente inutili. E questo meccanismo di soldi veri contro probabilità assomiglia molto, per non dire che è uguale, al meccanismo con vincita in denaro. Su questo non ci sono norme, anche se in larga parte a utilizzare questi giochi sono giovani, anche minorenni."
L'altra questione, secondo Faggiani, è relativa a quella che, a suo parere, appare come "una stortura evidente: aumenta la spesa del gioco ma non le entrate dell'erario. Questo è l'effetto e provoca l'aumento abnorme da gioco online, più difficile da controllare, con payout più alto, e con un regime fiscale più favorevole. Anche questo nel riordino va affrontato."