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Fiorentini su effetto espulsivo a Bologna: 'Il CdS fa sperare'

17 febbraio 2021 - 10:21

Secondo l’avvocato Fiorentini in merito alla questione giochi e distanziometro a Bologna il Consiglio di Stato da segnali di una visione diversa rispetto al Tar.

Scritto da Redazione

“La prima Sezione consultiva del Consiglio di Stato, chiamata ad esprimere il parere nell’ambito del Ricorso Straordinario al Capo dello Stato n. 366/2020 ha centrato il punto nodale del motivo di impugnazione da me proposto nell’interesse di Romagna Giochi srl” è il commento dell’avvocato Gianfranco Fiorentini, titolare dell’omonimo studio legale di Faenza (Ra). Nella giornata di ieri (16 febbraio) infatti il Consiglio di Stato ha chiesto ad Adm di acquisire dal Comune di Bologna una relazione tecnica per valutare l'effetto espulsivo del regolamento sul gioco.

Il nodo riguarda l’effetto espulsivo del Regolamento Comunale di Bologna che, ricorda Fiorentini, “ha inserito il distanziometro sulla base della Legge Regionale Emilia Romagna”. La Sezione consultiva del Consiglio di Stato, sottolinea l’avvocato “non ha accettato acriticamente le solite argomentazioni e deduzioni difensive del Comune di Bologna, ma è entrato, per la prima volta per quanto mi riguarda, nel merito della vertenza ordinando un supplemento di istruttoria per approfondire gli aspetti fattuali della vicenda”.

Il Consiglio di Stato ha quindi “ordinato al Comune di Bologna – spiega ancora Fiorentini - di depositare una approfondita relazione tecnica dalla quale risulti se l’applicazione del divieto di esercizio delle sale giochi e scommesse, in relazione ai luoghi sensibili e al limite distanziale previsto dal regolamento comporti o meno l’effetto espulsivo lamentato nel ricorso evidenziando altresì le aree del territorio comunale in cui la delocalizzazione delle sale giochi e scommesse,  pur in presenza del divieto richiamato, sia possibile sia in termini di allocazione di edifici già esistenti, sia in termini di allocazione in strutture da edificare”.

“Il quesito che è stato sottoposto al Comune di Bologna – chiosa Fiorentini - è di difficile soluzione in quanto Romagna Giochi ha documentato con una perizia allegata al ricorso che l’effetto espulsivo a Bologna copre la quasi totalità del territorio. Speriamo che il Consiglio di Stato ragioni in modo autonomo e diversamente dal Tar Er I Sezione che con la sentenza n. 856/2020 del 23.12.2020 ha stabilito che, pur essendo non idoneo alla delocalizzazione oltre il 97 percento del territorio comunale, non sussiste l’effetto espulsivo”.

 

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