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Camera e Senato: 'Piste chiuse all'ippodromo di Varese, tutelare i cavalli'

09 maggio 2025 - 09:46

Chiusura delle piste di allenamento dell'ippodromo di Varese all'attenzione del Parlamento: il senatore leghista Romeo presenta interrogazione al ministero dell'Agricoltura, il deputato Ferrara (M5S) la preannuncia.

Scritto da Fm
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La chiusura delle piste di allenamento dell'ippodromo Le bettole di Varese arriva in Parlamento.

Innanzitutto al Senato, dove il leghista Massimiliano Romeo ha depositato un'interrogazione diretta al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Ecco il testo integrale: “Premesso che, a quanto risulta all’interrogante: la Società varesina incremento corse cavalli (Svicc), che gestisce l'ippodromo de Le bettole a Varese, ha adottato la drastica decisione di chiudere la pista interna dell’ippodromo, suscitando vive proteste da parte della realtà dell’ippica locale; da quanto si apprende, la decisione della società sarebbe motivata dalla presenza di alcuni affittuari non in regola con le rette di locazione dei box; la chiusura della pista sta avendo un impatto negativo sulla comunità equestre, poiché i cavalli non possono essere allenati regolarmente, costringendo gli allenatori a sospendere le loro attività; la situazione, che si protrae da alcuni giorni, ha spinto gli allenatori ad una mobilitazione, dando vita ad un corteo spontaneo che, dall’ippodromo, è giunto fino alla sede del Comune, a testimonianza della gravità della situazione, che sta coinvolgendo indistintamente tutti gli operatori, anche coloro che sono in regola con i pagamenti; a pagarne le conseguenze non sono soltanto gli allenatori ma anche i cavalli, cui viene impedito di muoversi; sono cavalli purosangue inglese, che devono potersi allenare quotidianamente, anche in vista della loro partecipazione a rilevanti competizioni sportive. Al momento sono 120 i cavalli fermi nelle scuderie; l’ippodromo riceve sovvenzioni statali per circa 1.370.000 euro annui. Parte di queste risorse è impiegata per gli impianti e il loro miglioramento, le restanti per l’organizzazione delle corse e per le riprese televisive, ad esclusione dei premi pagati ai primi quattro classificati nelle corse. Risulta dunque inopportuna la scelta della chiusura della pista, proprio per i disservizi che vengono arrecati a tutti gli operatori, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo voglia intervenire presso la Svicc di Varese per discutere della situazione e trovare una soluzione alla controversia, che tuteli in ogni caso gli interessi di tutti gli operatori coinvolti, garantendo loro l’accesso e la piena fruibilità dei servizi presso l’ippodromo delle Bettole; se la scelta unilaterale da parte della società di chiudere la pista dell’ippodromo sia coerente con gli interessi pubblici perseguiti e non danneggi i diritti degli allenatori e dei proprietari dei cavalli”.

In paralello, alla Camera, negli interventi conclusivi della seduta dell'Assemblea dell'8 maggio si segnalano le parole di Antonio Ferrara, deputato del Movimento cinque stelle.

“Prendo la parola per denunciare un fatto vergognoso che accade sotto i nostri occhi. All’ippodromo Le bettole di Varese, 130 cavalli purosangue sono bloccati nei box, privati dell’allenamento essenziale per la loro salute, perché la società di gestione ha deciso di chiudere la pista per crediti non riscossi da alcuni affittuari. Adesso, io mi chiedo: ma stiamo scherzando? Nel 2025 gli animali vengono ancora trattati come oggetti, come beni strumentali? Esistono strumenti legali per il recupero dei crediti: ci sono avvocati, tribunali e procedure. Non c’è alcuna giustificazione per trasformare cavalli vivi e senzienti in ostaggi di una faida economica”, rimarca Ferrara.

“Passeggiando vicino all’ippodromo vedo i cavalli che dovrebbero essere liberi di muoversi, correre e vivere; invece, sono chiusi, stressati, alcuni a rischio coliche e crisi muscolari, come denunciano le associazioni animaliste. Intanto chi ha il denaro, il prestigio, le responsabilità è lì a guardare. Questo è ridicolo davvero. Si fanno grandi discorsi di scommesse, gestione, futuro dell’impianto, ma chi pensa ai bisogni immediati degli animali? Il Movimento 5 Stelle dice chiaramente: gli animali non sono merce, non sono numeri su un bilancio. In tal senso, verrà fatta a seguire una interrogazione per la tutela e il benessere animale al Ministro competente per risolvere la situazione”, sottolinea il deputato pentastellato. “Perché non possiamo tollerare che, a un anno dalle prime denunce, nulla è cambiato. Una società civile si misura non solo da come tratta i più forti, ma da come tutela chi non ha voce. Qui, onorevoli colleghi, la voce dei cavalli oggi siamo noi.”

Il Movimento cinque stelle era già intervenuto sulla questione con i consiglieri pentastellati del Comune di Varese proponendo la riconversione dell'area occupata attualmente dall'ippodromo nell'ambito della recente seduta della commissione Sport convocata per tentare di delineare il futuro dell'impianto, fra bando di gestione sospeso, lavori di ammodernamento da compiere e impasse nel confronto fra il gestore attuale, la Società varesina incremento corse cavalli e gli affittuari dei box morosi. Seduta conclusasi con un nulla di fatto.

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