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Cavallo morto a Treviso, Nordest ippodromi: 'Tragica fatalità e struttura mantenuta a regola d'arte'

02 aprile 2024 - 12:54

La società Nordest ippodromi evidenza come quella avvenuta nell'impianto di Treviso sia una tragica fatalità e che nessuna responsabilità è stata accertata.

Scritto da Redazione
foto di repertorio tratta dalla pagina Facebook dell'Ippodromo S. Artemio Nordest Ippodromi Spa

foto di repertorio tratta dalla pagina Facebook dell'Ippodromo S. Artemio Nordest Ippodromi Spa

Letti i commenti del portavoce del Comitato padovano cavalli da corsa, Sergio Celin, in riferimento all’incidente che ha causato la soppressione per eutanasia di un cavallo a Treviso, la società Nordest ippodromi, che gestisce la struttura, “oltre a esprimere sincero dispiacere per quanto accaduto”, vuole portare a conoscenza che “nessuna responsabilità è stata accertata come causa dell’incidente né alla pista né alle operazioni di soccorso effettuate. Infatti, il tipo di lesione occorso sembra più un cedimento strutturale che da trauma, a maggior ragione perché l’arto infortunato (anteriore sinistro) è quello nel raggio esterno di curva”.

La Nordest ippodromi evidenzia dunque che “si tratta senz’altro di una tragica fatalità, di un incidente in corsa che purtroppo può accadere, ma che non può essere ricondotta a responsabilità dirette della gestione dell'impianto.”

Quanto alle considerazioni sullo stato dell’Ippodromo, “le affermazioni espresse trascendono l’ambito delle opinioni per diventare accuse gravi, del tutto infondate e lesive dell’immagine della società e di chi ci lavora con impegno nonostante le gravi difficoltà del momento.”
Nordest ippodromi sottolinea quindi che “la struttura è già stata oggetto nel corrente anno di ispezioni da parte della commissione appositamente incaricata dal Ministero e viene mantenuta a regola d'arte e con il massimo sforzo possibile, come viene attestato dalla frequentazione di numerosi operatori e clienti, alcuni anche stanziali”.
Nordest ippodromi auspica dunque, “volentieri”, un “sereno confronto con il signor Celin” e nel frattempo chiede di ripristinare “un minimo di corretta informazione”.

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