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Gestione Ippodromo Capannelle: attesa per il verdetto del Tribunale sui canoni non versati

06 dicembre 2024 - 12:47

Hippogroup Capannelle non potrà dare una risposta sulla proroga della gestione dell'ippodromo finché il Tribunale di Roma non si pronuncerà sulla sospensione delle cartelle esattoriali per i canoni non versati.

Scritto da Fm
© Pxhere

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Sono giorni di attesa per l'ippodromo romano delle Capannelle, in attesa di sapere chi lo gestirà nel 2025.
In teoria, qualche notizia si sarebbe dovuta avere già oggi, 6 dicembre, termine indicato dal Comune al gestore attuale - Hippogroup - per ricevere una risposta sulla proposta di proseguimento temporaneo dell'attività nel prosssimo anno e parte del 2026, alle condizioni già in essere per il 2024, con un canone di concessione fissato in 66mila euro annui.


Ma sulla vicenda pesa un nodo ancora irrisolto: il Tribunale di Roma non si è ancora pronunciato sul debito di 5 milioni contratto dal gestore con l'amministrazione capitolina per canoni non versati per il biennio 2017-2018. Hippogroup ha chiesto la sospensione delle cartelle esattoriali, mentre il Comune sostiene di non poterlo fare in assenza di un provvedimento del tribunale di Roma, che però non è ancora arrivato.

Senza la sospensiva in questione quindi resta tutto fermo. Sembra però che i tempi della giustizia siano veloci in questi casi, quindi il limbo attuale non dovrebbe protrarsi troppo a lungo. Pare.

Nel limbo ci sono anche i lavoratori di Capannelle, dopo che i sindacati sono riusciti a far sottoscrivere nel mancato accordo sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo un affidamento aziendale in base al quale fino al 31 dicembre non si procederà con i licenziamenti, se a livello istituzionale il Comune di Roma troverà soluzioni alternative per il proseguimento dell'attività. Altrimenti, visto che scade la sua gestione, il 31 dicembre Hippogroup Capannelle avvierà i licenziamenti, poi sarà il sindacato ad avere un ulteriore incontro con i rappresentanti della Regione Lazio sulla tutela dei lavoratori e sul tipo di ammortizzatore sociale da applicare a quelli licenziati per "cessata attività".

Sullo sfondo restano ancora nell'aria le critiche mosse qualche giorno fa dall'assessore allo Sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato, al ministero dell'Agricoltura per gli "insufficienti contributi ministeriali" destinati all'ippica, chiedendone di maggiori per Capannelle.
Mentre il sottosegretario Patrizio La Pietra, dal canto suo, aveva invitato l'amministrazione capitolina a "prendersi le proprie responsabilità" e promesso che nella legge di Bilancio per il 2025 non ci saranno tagli lineari per l'ippica.

Insomma, tanta carne al fuoco, e il tempo per toglierla dalla brace e impedire che si bruci è sempre più ridotto.

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