Ippica Nuova, Sandi: 'Costruire insieme il futuro del settore'
Giorgio Sandi, presidente di Ippica Nuova, chiama il settore all'unità di intenti per contribuire alla riforma del settore avviata dal Mipaaft.
“È il momento in cui dobbiamo dare un colpo finale alle brutture del passato e costruire il futuro del settore.” Lo scrive Giorgio Sandi, presidente di Ippica Nuova, associazione che riunisce proprietari, allevatori, gentleman driver e professionisti del Trotto, in una nota che fa il punto sul riordino dell'ippica avviato dal ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del Turismo con Gian Marco Centinaio.
“Il mondo dell’ippica italiana si sta confrontando con le tante attese e speranze suscitate dall’arrivo di un ministro, il senatore Centinaio, che ha dedicato tempo ed attenzione al settore dopo tanti, troppi anni di assenza della politica e disinteresse delle istituzioni.
L’intervista del ministro al Tg5, la creazione di una task force per assistere il Mipaaft nella riforma del settore, l’ingresso di nuovi dirigenti, i primi miglioramenti nei pagamenti dei premi, la sospensione (e speriamo presto la cancellazione) del deleterio decreto Castiglione, l’impegno a emettere il calendario delle corse entro la fine dell’anno e dei Gran Premi (auspicando che si cancellino finalmente le troppe brutture e distorsioni dell’ultimo anno, richieste e caldeggiate dai soliti noti per fini personali) sono tutti aspetti e propositi positivi, a cui dobbiamo dare il giusto risalto e il nostro convinto sostegno”, evidenzia Sandi.
Alcuni hanno criticato la composizione della task force, i criteri con cui sono stati scelti i partecipanti e ognuno di noi sono certo avrebbe potuto o voluto suggerire nomi diversi o differenti figure professionali. Di alcuni è noto il fatto che abbiano presentato progetti o proposte, di altri le nomine sembrano avere un vago sapore di essere state fatte per 'accontentare' più che per il contributo che possono dare.
Personalmente ritengo vada rispettata la scelta del ministro, la task force ha solo il compito di consigliare il ministro ed è giusto che scelga lui da chi farsi consigliare, peraltro senza che vengano erogati fondi pubblici. E ringraziare chi si è messo a disposizione, sostenendone anche i costi, se lo fa per il bene del settore (cosa che non si può dire per i soliti noti)”, prosegue il presidente di Ippica Nuova.
Personalmente ho continuato anche in questi giorni ad incontrare dirigenti ed esponenti di alto livello del ministero, ho incontrato persone concrete ed interessate a fare bene, nell’interesse del settore. A queste figure do il mio pieno sostegno, mi sono messo a disposizione con documenti e dati (a proposito, si tratta di soldi pubblico, ho chiesto che venga dato completo conto di ogni euro speso nel recente passato e così per gli anni a venire), ho portato proposte pratiche, operative, a partire dalla riforma del calendario dei Gran Premi e ordinario, la creazione di commissioni sul campo composte anche da esponenti delle categorie per esaminare lo stato delle strutture predisposte per le corse (per evitare incidenti a uomini e cavalli e 'rotture' inutili), la richiesta di emettere delle tessere nominative a cura del Mipaaft per tutti i soggetti abilitati a frequentare le scuderie degli ippodromi e molte altre ancora.
In questo momento è importante più che mai che l’intero settore si senta protagonista, non dando deleghe in bianco a nessuno, ma partecipando ai lavori, attraverso i tavoli che Ippica Nuova ha costituito, ognuno contribuendo con la propria professionalità, esperienze, competenze.
Per chi invece pensa che il peggio sia passato, che non valga la pena di esporsi ed impegnarsi ... solo l’invito a ripensarci, se pensiamo che questa sia la 'volta buona' o forse l’ultima occasione, ci dovete essere!
Questo non è certo il momento di fermarsi ad aspettare o di tirare i 'remi in barca'. Questo è il momento in cui dobbiamo dare un colpo finale alle brutture del passato e costruire il futuro del settore”, conclude il presidente dell'associazione.