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Caprilli, Cosimi: "Rispetteremo calendario corse", vicino accordo con Alfea

16 gennaio 2014 - 09:05

Attesa per l’ippodromo Caprilli di Livorno. Entro sette giorni l’impianto dovrà essere liberato dai cavalli e da tutte le attrezzature. È quanto contenuto in una lettera inviata dalla Labronica Corse Cavalli, società in liquidazione che gestisce l’impianto, alle scuderie.

Scritto da Sara
Caprilli, Cosimi: "Rispetteremo calendario corse", vicino accordo con Alfea

Inoltre è ancora sconosciuta la sorte dei 20 dipendenti della società, che a detta del Comune saranno ricollocati. Il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, intervistato da Gioconews.it, sottolinea: “L’ippodromo è una struttura perfettamente funzionante in una condizione strutturale invidiabile, tenuto bene, competitiva e in attesa di verifica di quelle che sono le condizioni per continuare l’attività ippica. Abbiamo dovuto far fronte, come tutti una diminuzione del contributo impianti, e abbiamo attivato da tempo un confronto con Alfea per ricollocare i lavoratori in eccedenza rispetto al piano industriale che la società ha presentato per prendere in gestione l’impianto. Quindi stiamo facendo il possibile affinché il Caprilli continui ad essere un polo importante dell’ippica toscana”.

 

Una ricollocazione che avverrà in che modo? “Dieci lavoratori andranno ad Alfea. Mentre gli altri saranno ricollocati in enti privati, come il campo di Golf a nove buche che sta nascendo sul litorale livornese, e un altra parte andranno nelle partecipate del Comune”.

Ma cosa risponde al fatto che la Labronica Corse Cavalli ha chiesto lo sgombero dell’impianto? “Il socio tale questione non è tenuto a conoscerla, però è vero che per poter ottemperare all’accordo con Alfea occorre che l’ippodromo sia sgomberato per dare successivamente il via ai lavori”, aggiunge.

Quando pensa che l’ippodromo potrà tornare ad essere attivo? “Sappiamo che c’è un calendario di corse su cui insistentemente abbiamo parlato con il ministero. Quindi rispetteremo le date del calendario corse, ma amministrativamente saremo pronti anche prima. Ci sono tutte le condizioni per cui l’accordo con Alfea si possa raggiungere”.

Secondo i lavoratori “La questione è che Alfea vuole avere prima la certezza che i lavoratori in esubero siano ricollocati, per evitare qualsiasi rivalsa sindacale. Quindi se non abbiamo certezze dal Comune sulla nostra ricollocazione ci troviamo di fronte a un cane che si morde la coda”.

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