Gestione ippodromo Livorno, D'Alesio: 'Presentato ricorso al Tar Toscana'

“Siamo fiduciosi che i profili ben evidenziati nell'atto predisposto dal nostro avvocato vengano Accolti”. Con queste parole il presidente della Fondazione Caprillina, Attilio D'Alesio, ha annunciato la presentazione del relativo ricorso per la gestione dell'ippodromo di Livorno dopo l'ordinanza collegiale emessa dal Tar Lazio il 13 agosto 2015 che ha indicato la competenza territoriale nel Tar della Toscana.

LA GESTIONE DELL'IPPODROMO - Il ricorso della Fondazione Caprillina è indirizzato contro il ministero delle Politiche agricole e nei confronti di Livorno Galoppo avverso il decreto con cui il Mipaaf il 30 luglio 2014 ha approvato il contratto per la gestione degli impianti per i servizi relativi all'organizzazione delle corse presso l'ippodromo Caprilli e per l'attività ripresa delle immagini televisive inerenti alle medesime corse, assegnandoli alla scuderia Dioscuri Srl, a seguito del bando fatto lo scorso anno dal Comune di Livorno. La Fondazione ha poi richiesto che venga fissata l'udienza per la decisione di merito.

EFFETTI IN AMBITO TERRITORIALE - Il Tar Lazio aveva stabilito che è il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana, Firenze, il giudice competente ai fini della trattazione della controversia, argomentando che “l’interesse sostanziale (del ricorso presentato dalla Fondazione Ndr) si impunta sull’atto di approvazione di una convenzione che ha per oggetto la disciplina della gestione del singolo ippodromo, con la conseguenza che i relativi effetti diretti sono limitati all’ambito territoriale della regione in cui il rispettivo Tribunale ha sede”.