Ippodromi associati al Mipaaf: 'Corse sospese dal 7 settembre'
Lettera-ultimatum del Gruppo ippodromi associati al Mipaaf, se non verranno determinate le sovvenzioni come previsto dal Dm 4701/2020 verrà sospesa l’accettazione delle dichiarazioni dei partenti.
"Le società di corse aderenti al Gruppo, perdurando le inadempienze del Ministero, che hanno ricadute negative pesantissime sulla gestione dell’attività degli ippodromi, sono impossibilitate a continuare l’attività ippica agonistica e, pertanto, sospenderanno l’accettazione delle dichiarazioni dei partenti dal 5 settembre 2020".
È "l'ultimatum" lanciato dal Gruppo ippodromi associati - attraverso i delegati Franca Maglione, Pier Luigi D’Angelo, Concetto Mazzarella ed Elio Pautasso - al ministero delle Politiche agricole in merito ai rapporti contrattuali dell'ente con le società di corse per l'anno 2020.
alla determinazione della sovvenzione 2020, spettante alle società di corse per i servizi resi".
oggetto che, nonostante la gravità del problema, è rimasta priva di riscontro.
Il Ministero con Pec del 7 agosto ha "trasmesso alle singole società di corsa la scheda tecnica contenente i dati utilizzati per la determinazione della sovvenzione 2020, avvertendo che non ricevendo risposta entro lunedì 10 agosto (ore 14.00!!), si riterranno formalmente accettati.
Le società di corsa hanno riscontrato la suddetta nota ma il Ministero non ha adottato il previsto decreto direttoriale che, nel corso della riunione, era stato annunciato 'già pronto per essere emanato'”.
Il Gruppo ippodromi associati aveva quindi ribadito "per l’ennesima volta, che ogni giorno di ritardo nell’emanazione del decreto direttoriale previsto dal Dm 4701/2020, potrebbe determinare irrimediabilmente il collasso del sistema.
È noto che i tempi necessari per l’approvazione Decreto da parte degli Organi di controllo, in presenza di ulteriori ritardi, rendono incerta l’erogazione delle somme spettanti entro il corrente anno. In tal caso, che deve essere scongiurato - secondo le norme che disciplinano la contabilità di Stato - le società di corse non riceverebbero le spettanze dell’anno 2020 e nel 2021 potrebbero ricevere al massimo quanto percepito nell’anno precedente (Sic!!!).
Il Ministero ha piena contezza della situazione ma, ciò nonostante, ritarda
incomprensibilmente l’adozione di un atto obbligatorio", concludeva la lettera del 22 agosto, facendo presente che "ogni ulteriore perdita di tempo è ingiustificata, intollerabile e letale per la vita del settore che sta letteralmente collassando".