Il 10 aprile tornerà all'asta l'ippodromo del Casalone di Grosseto, con un prezzo base di 3.420.000 euro e un'offerta minima di 2.565.000. Terreni, fabbricati, strutture ed impianti, per circa 200.000 metri quadri, destinati allo svolgimento e alla organizzazione di eventi e manifestazione di natura ippica e delle corse dei cavalli.
Così si legge sul Portale delle vendite pubbliche del ministero della Giustizia, a mettere nero su bianco le caratteristiche dell'impianto situato sull'Aurelia antica, nella speranza che ci siano operatori interessati ad acquistarlo, valorizzarlo e rilanciarlo.
Lo scorso autunno il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, aveva ipotizzato un rilancio della struttura, andata all'asta già all'inizio del 2024, grazie alle progettualità con alcune associazioni che si erano offerte di rivitalizzare il cavallo maremmano, ma con la necessità di trovare un “supporto finanziario".
Ma l'ippodromo Casalone non è l'unico ad avere - o ad aver avuto - “problemi” in questo periodo.
Restando in Toscana, ad esempio, al Caprilli di Livorno, nonostante la dichiarazione di idoneità e agibilità della pista espressa dalle associazioni dei fantini e degli allenatori, il convegno dell'11 gennaio è stato annullato, in quanto all’atto della dichiarazione dei partenti nessun cavallo è stato dichiarato al via. Le corse, come rende noto Sistema cavallo a GiocoNews.it, riprenderanno a giugno; nel frattempo ci sarà il perfezionamento del partenariato pubblico privato con il Comune e andranno avanti i lavori di risistemazione avviati, come da progetto esecutivo.
A Follonica prosegue la gestione assegnata a Sistema cavallo, in attesa della pubblicazione del nuovo bando da parte del Comune o di altre decisioni.
L'ippodromo delle Capannelle di Roma è ancora nel limbo, in attesa che esca il decreto del ministero dell'Agricoltura sulle sovvenzioni per le società di corse: solo dopo averne conosciuto l'ammontare infatti Hippogroup deciderà se accettare o meno l'offerta del Comune, per una proroga della gestione ufficialmente scaduta il 31 dicembre 2024.
L'assessore allo Sport della Capitale, Alessandro Onorato, intanto ha rassicurato appassionati ippici e operatori del comparto sul futuro dell'impianto, promettendo di garantire “la continuità sportiva ed occupazionale, in attesa che il bando europeo, pubblicato ad aprile scorso per individuare il nuovo concessionario, venga aggiudicato.”
Stesso stato “sospeso” per l'ippodromo della Favorita di Palermo, dopo che il gestore – Sipet – all'inizio dell'anno ha posticipato “le giornate di corse in calendario, a partire da sabato 4 gennaio, fintanto che non vengano resi noti gli importi, i tempi e le modalità di erogazione della sovvenzione 2025,il relativo accordo sostitutivo e venga salvaguardato, inoltre, il principio di tutela delle legittime aspettative confermate, nuovamente, dall’ordinanza di esecuzione della sentenza n° 14421/2023, emessa dal Tar del Lazio e pubblicata il 29 settembre 2023”.
Con tale sentenza il Tar Lazio ha ingiunto al ministero dell'Agricoltura di concludere il procedimento per determinare l'ammontare delle risorse residue disponibili da assegnare all'ippodromo di Palermo (e di Livorno).
La lista potrebbe essere ancora più lunga, ma al momento ci fermiamo qui, in attesa di ulteriori -e pare imminenti – sviluppi.