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Lanzi (M5S): 'Vendita diritti tv ippica all'estero, ora attuare decreto'

01 febbraio 2022 - 08:48

Il senatore Lanzi (M5S) spinge su attuazione del decreto per la vendita dei diritti tv dell'ippica italiana all'estero e su classificazione degli ippodromi.

Scritto da Redazione
Lanzi (M5S): 'Vendita diritti tv ippica all'estero, ora attuare decreto'

“È stato finalmente pubblicato il decreto del direttore generale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che regola la vendita delle immagini tv delle nostre corse di trotto e galoppo alle società di betting estere. Si tratta di un grande successo di cui beneficerà l’intera filiera. Pensate che finora mentre l’Italia comprava corse straniere, non era possibile vendere all’estero quelle italiane nonostante la forte richiesta”.

 

A ricordarlo, in una nota, è il senatore del Movimento 5 stelle Gabriele Lanzi, più volte in prima linea per difendere le sorti del settore ippico, non ultimo con un emendamento alla legge di Bilancio 2022 in materia di sostegni delle società di corse. 

 

“Quando sono venuto a conoscenza personalmente del fatto che le nostre corse non potevano essere vendute all’estero per una mancanza della regolamentazione ministeriale, ho deciso di dare immediatamente seguito alla richiesta proveniente dall’intero settore e di sottoporla al nostro ministro, Stefano Patuanelli, che ringrazio per la disponibilità mostrata e per essersi immediatamente attivato a tal fine”, prosegue Lanzi, ripercorrendo l'iter che ha portato al varo del decreto per la vendita dei diritti tv delle corse italiane all'estero.
“Un doveroso ringraziamento va anche al presidente dell’Ippodromo Ghirlandina di Modena, Alessandro Arletti, che negli ultimi mesi si è fatto portavoce delle annose problematiche che affliggono il settore”.
 
Il senatore pentastellato quindi incalza il ministero. “Ora però è necessario non perdere altro tempo e mettere in pratica il decreto: per prima cosa sarà necessario modificare, all’interno del Mipaaf, il meccanismo con cui il ministero tutt’ora acquista le corse estere (per una spesa che si stima, per l’anno 2022 , di circa 2 milioni di euro) rendendo obbligatorio che i futuri contratti ministeriali di acquisto delle corse straniere, prevedano il contestuale vendita delle nostre corse italiane. Senza la preziosa collaborazione del Ministero la forza contrattuale di vendita delle nostre corse in campo internazionale sarebbe infatti seriamente menomata.
Considerato che il gioco ippico all’estero è molto più alto che in Italia, ci aspettiamo di ottenere buoni risultati di incasso e se il processo di vendita verrà completato con la collaborazione del Mipaaf, questo, porterà, per la prima volta dopo anni, ad un introito per la filiera ippica senza alcun esborso per i contribuenti italiani”.
 
Lanzi poi invita a non fermarsi qui, ma ad andare oltre. “Si tratta di un primo passo importantissimo, ma ce ne attendono ancora degli altri per ridare slancio all'intero settore delle corse di cavalli. Il prossimo importante obiettivo sarà riportare all’interno del settore ad un oggettivo criterio di classificazione degli ippodromi, il quale, oltre ad essere previsto obbligatoriamente dall’articolo 12 della Legge 241/90 in tema di contributi statali, consentirà all’amministrazione statale di conoscere le performance con le quali vengono resi i servizi pagati dallo Stato”.
 
Il criterio di classificazione richiamato dal senatore 5 stelle si prefigge di reperire i dati ippici che sono già a disposizione del Mipaaf ma sottoutilizzati o non utilizzati. Sarà dunque un progetto a zero costi ma che semplicemente sfrutterà meglio ciò che già esiste ed è stato finanziato con i soldi dei contribuenti Più precisamente: accesso al database Sian, al database Sogei delle scommesse, al database dell'Agenzia delle entrate, al database dell'Inps, al database Ausl. “Siamo sicuri che il riscontro del Mipaaf a queste benefiche novità sarà entusiasta e positivo come lo è stato per la vendita delle corse all’estero”, conclude.
 

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