As.Tro replica a Mirabelli (Pd): 'Modello Bolzano non funziona'
L'associazione As.Tro risponde al senatore Mirabelli (Pd) e sottolinea le criticità delle slot fuori dai bar.
"La soluzione abbozzata dall’Esecutivo contiene precise e circoscritte criticità, che nessuna retorica ('via le slot dai bar') potrà rimuovere dalla loro stringente e determinante rilevanza ai fini dell’accordo con gli enti locali". Lo sottolinea l'associazione As.Tro, a seguito delle dichiarazioni dell’onorevole Franco Mirabelli (Pd),relative alla proposta governativa avanzata in sede di Conferenza Unificata.
"Proprio partendo dal presupposto che l’industria del gioco lecito ha bisogno di un accordo che accolga il 'prodotto legale' nei territori, per non finire annientata dalla concorrenza delle offerte non autorizzate, si espongono criticità e contributi propositivi.
In primo luogo la legge n. 208/2015 impone una riflessione 'orizzontale' su tutta l’offerta, e su tutti i prodotti di gioco, adottando l’angolo di osservazione della distribuzione (sicuramene parziale), ma chiaramente enunciando gli obiettivi di tutela: salute – ordine pubblico – maggiore certezza di rispetto del divieto di gioco ai minori.
Nella rete generalista di 80.000 bar/tabacchi si ospita una tipologia di slot a moneta metallica che non consente partite superiori ad un euro di costo e non prevede vincite superiori a 100 euro. Tale prodotto è il 'più light' in assoluto, e per tale ragione il più utilizzato 'in assoluto' da milioni di giocatori occasionali (e quindi pienamente sociali) durante una pausa caffè o un acquisto di tabacco.
La soluzione di radere al suolo questa rete distributiva (mantenendo le sale dedicate) è già stata adottata nella provincia autonoma di Bolzano, con effetti tutt’altro che positivi (invasione di congegni illegali nei pubblici esercizi e impennata dei malati di Gap), e non c’è da stupirsi che qualche ente locale non si riconosca in una ricetta 'vecchia' che per giunta ha già manifestato inidoneità concreta.