Legge delega fiscale: As.Tro: “Refusi nei ‘bozzoni’ circolanti”
Bisognerà attendere il 20 febbraio e il preannunciato consiglio di ministri, per conoscere il testo ufficiale e definitivo del decreto legislativo che darà attuazione all’articolo 14 sul gioco della legge delega al governo in materia fiscale.
Intanto, mentre continuano a rincorrersi versioni ufficiose, l’avvocato Michele Franzoso, del centro studi As.Tro, sottolinea: “Disciplinare il gioco ‘autorizzato’, e quindi distinguere tra gioco lecito e gioco illegale, non è banale, e dove si accede a questa impostazione la normativa di riferimento è molto sintetica, chiara, spietata, in certi casi, nell’attribuire precise competenze funzionali di carattere esclusivo che prevengano il sovrapporsi o il conflitto di Organi e Istituzioni. Anche fiscalmente non sono ammesse idee confuse, doppie imposizioni, doppie basi imponibili, e pressioni fiscali non competitive per un asset industriale a cui si chiede (normalmente) un ritorno sociale di occupazione e benessere per il territorio da rendere ‘evidente’ il contraltare tra ‘impatto’ da gioco e ‘beneficio’ da gioco.
L’attuale normativa italiana è un esempio di ‘sovrapposizione e conflitto’ all’ennesima potenza, una autentica cornice di conflittualità intrecciate che, di fatto, trasformano gli apparecchi da gioco legale in un prodotto da ‘distribuire quasi di nascosto’, mentre le variopinte offerte illegali camuffate in vario modo possono fruire della luce del sole.
L’Italia, dal canto suo, è ancora lo Stato in cui si discute da 30 anni sulla bonifica a cui sottoporre una burocrazia pubblica che costa molto e che, pare, produca molto poco".
Franzoso chiede: "Può il gioco proiettarsi in un contesto ‘pre-italico?’ Difficile. Ecco quindi che bozze e bozzoni risultano destinati a una funzione molto simile a quella oggi assegnata ai regolamenti edilizi. Chiediamoci come si costruisce in Italia e gli effetti diventano prevedibili.
Non di meglio hanno fatto sino ad ora le regioni con i loro distanziometri metrici, sui quali il più ‘autentico’ dei commenti politici può desumersi dalle recenti dichiarazioni del consigliere della Regione Puglia, che si riportano integralmente per non intaccarne la ‘chiarezza’ espositiva.
‘La legge regionale sul gioco d’azzardo va modificata e integrata in alcuni aspetti per impedire che gli sforzi della Puglia, una delle poche Regioni che ha messo a punto una normativa ad hoc per contrastare il fenomeno, vengano assolutamente vanificati e anzi favoriscano il gioco non autorizzato’. ‘Secondo gli ultimi dati forniti dalle forze dell’ordine nel