Marini (Agn): ‘Sul gioco serve un approccio concreto’
Terza tappa del roadshow ‘In viaggio per il gioco. Un gioco di equilibrio’ di Admiral Gaming Network e si punta sulla concretezza.
Roma – “Quando parliamo di gioco è ormai evidente che ci troviamo di fronte a diversi modi di vedere le cose e con la situazione che viene affrontata con approcci diversi. Da un lato l’approccio ideologico e diciamo più 'intellettuale', che tiene però poco conto della realtà rivelandosi, di fatto, proibizionista. C’è, invece, un approccio molto più ragionevole, che è quello degli operatori sociali, che è comunque sbilanciato, perché si concentra sul dato dell’1,6 percento di giocatori problematici a cui devono essere destinati fondi dal settore, ma che propone delle istanze corrette e condivisibili”. Parola di Matteo Marini, amministratore delegato di Admiral Gaming Network, in occasione della III tappa del roadshow ‘In viaggio per il gioco. Un gioco di equilibrio’ in corso a Roma.
“Poi c'è un approccio più pragmatico – prosegue Marini - che è quello promosso dagli operatori del gioco. C’è la volontà di preoccuparsi del fatto che il problema venga affrontato in maniera seria e concreta, preoccupandosi quindi di quel 98,4 percento di persone che rappresentano la domanda di gioco ‘sana’ e che devono essere tutelati e garantiti da un sistema che risulti idoneo e quindi da un'offerta corretta. E un sistema idoneo è e deve essere anche e soprattutto in grado di rispondere anche a quell’1,6 percento di casi problematici, dando tutte le garanzie del caso. Noi siamo per un approccio concreto, dunque. E questa iniziativa che presentiamo va proprio in questa direzione. Per intervenire seriamente nei confronti di queste esigenze, cercando di capirle più a fondo e individuare le possibilità di azione”.
Un approccio pragmatico in cui “si vuole mettere al centro la corretta informazione del gioco e la formazione degli addetti ai lavori e dei cittadini in generale, al fine di portare a 0 quell'1,6 percento di giocatori problematici. Speriamo che anche i gestori si facciano promotori di questa attività di responsabilizzazione con le istituzioni locali”.