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CdS ribadisce: 'Niente licenza giochi se richiedente ha frequentazioni sospette'

02 settembre 2023 - 08:59

Come già fatto in altre occasioni, il Consiglio di Stato ribadisce che non può essere concessa la licenza per la raccolta di giochi pubblici in caso di frequentazione di 'soggetti controindicati'.

Scritto da Fm
© Pxhere

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"La valutazione di affidabilità nel settore delicatissimo dei giochi e scommesse investe la persona del titolare nei suoi legami familiari e amicali; nel caso di specie, oltre ai rapporti familiari, rilevano le frequentazioni dell’appellante che – contrariamente a quanto dedotto nell’appello – non risalgono tutte ad epoca in cui egli era minorenne".

Lo evidenziano i giudici del Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui respingono l'appello presentato da un esercente per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Campania che aveva confermato il rigetto, da parte della Questura di Napoli, dell’istanza relativa al rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività di vendita di giochi pubblici, per la mancanza dei requisiti richiesti in tema di "buona condotta".


Per il Collegio l'ordinanza del Tar risulta "rettamente motivata" e "neppure ricorre il vizio di contraddittorietà nelle determinazioni dell’Amministrazione, che presuppone l’identità delle situazioni, circostanza che nel caso di specie non ricorre, tenuto conto sia delle frequentazioni dell’appellante con soggetti controindicati, sia della diversa localizzazione dei due esercizi commerciali (quello della sorella e quello dell’appellante) atteso che, nel caso in esame, il locale è posto nelle immediate vicinanze di quello in cui operano i suoi genitori".

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