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Pubblici esercizi attivi nel gioco legale, Cangianelli (Egp): 'Ruolo cruciale da tutelare'

05 aprile 2024 - 13:19

La Fipe scatta una foto dei pubblici esercizi attivi nel settore del gioco legale, il presidente di Egp Emmanuele Cangianelli sottolinea il loro ruolo cruciale sui territori e la necessità di tutelarli.

Scritto da Redazione
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L’attuale dibattito politico sul riordino del settore del gioco legale è l’occasione, per Egp ( Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici) e Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), per fare il punto sulle reti di offerta attive sul territorio italiano, ed in particolare per le sale specializzate ed i pubblici esercizi non specializzati, diversi da tabaccherie e rivenditori di generi di monopolio, attivi con offerte di gioco: punti vendita che propongono principalmente apparecchi da intrattenimento a piccola vincita, corner di scommesse, gioco del bingo e videolotterie all’interno delle gaming halls.

Egp e Fipe hanno individuato più puntualmente le dimensioni di questi canali di vendita, sulla base di analisi incrociate nelle diverse banche dati nazionali dell’Agenzia dogane e monopoli e del sistema camerale, basandosi sui punti vendita autorizzati alla raccolta delle differenti concessioni e sui codici Ateco.

I NUMERI - Le sale specializzate per i giochi pubblici operative a fine 2023 sono in totale 4.668. Si tratta di sale per il gioco del bingo, negozi scommesse e sale dedicate ad apparecchi da intrattenimento, nelle quali è presente anche offerta di ristorazione ed è vietato l’accesso ai minori. Il maggior numero di punti è in Lombardia e Campania (rispettivamente 669 e 666, in entrambi i casi poco più del 14 percento sul totale), seguite dal Lazio e dal Piemonte (rispettivamente 438 e 425, in entrambi i casi poco più del 9 percento sul totale).

I pubblici esercizi, differenti dalle ricevitorie di prodotti di lotteria, che propongono solo come attività secondaria ed accessoria apparecchi da intrattenimento e raccolta di scommesse, sono prevalentemente bar ed altri esercizi di ristorazione: il totale nazionale al 2023 è di 32.973. Anche in questo segmento la concentrazione di questi esercizi è prevalente in Lombardia (5.525 punti, quasi il 17 percento del totale) seguita dalla Campania (3.336 punti, circa il 10 percento del totale), dal Lazio (2.783 punti, 8,4 percento del totale) e dal Veneto (2.738, 8,3 percento del totale).

IL COMMENTO DI CANGIANELLI - “I pubblici esercizi riconducibili sia alla legge 287 del 1991 che alle successive regolamentazioni dei giochi in concessione – dichiara Emmanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe - rappresentano circa il 45 percento delle reti di offerta legale di giochi in denaro al 2023 ed intorno al 50 percento della spesa complessiva di gioco in Italia. Per gli elevati prelievi erariali sui giochi proposti oltre la metà delle entrate erariali dai giochi è garantita dai pubblici esercizi.”

“Come Sistema Confcommercio lavoriamo da tempo per favorire una concreta qualificazione dell’offerta di gioco nei pubblici esercizi: la responsabilità, sociale e giuridica, delle decine di migliaia di imprenditori e dei loro collaboratori che curano la raccolta dei giochi regolamentati proposti nelle sale e nei bar è la base per regole più efficaci sui controlli di accesso al gioco, essenziali anche per scongiurare il gioco minorile. L’estesa digitalizzazione di soluzioni di controllo e prodotti di gioco a disposizione degli esercenti nelle future concessioni – conclude Cangianelli - sarà essenziale per mantenere e migliorare i luoghi di gioco nei quali intrattenersi, consapevolmente ed in piena sicurezza, prevenendo più efficacemente le dipendenze grazie alla comunicazione diretta con i consumatori che gli esercenti possono assicurare.”
 

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