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Trento: sospensione distanziometro, Comuni si adeguano (ma difendono legge su gioco)

05 gennaio 2023 - 11:13

Si allunga la lista dei Comuni della provincia di Trento che fermano i controlli delle attività di gioco e quindi anche la rimozione degli apparecchi in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sul distanziometro (attualmente sospeso), ma non mancano i rilievi.

Scritto da Fm
© Markus Winkler / Unsplash

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Si moltiplicano le note con cui diversi Comuni della provincia di Trento annunciano la sospensione dei controlli nelle attività di gioco, in vista dell'udienza fissata per il prossimo 12 gennaio al Consiglio di Stato per la trattazione collegiale della domanda cautelare avanzata da un operatore, in risposta alla quale ai primi di dicembre il giudice d'appello ha sospeso l’efficacia del distanziometro provinciale entrato in vigore lo scorso agosto.


Dopo il Comune di Trento, che a seguito della prima pronuncia del Consiglio di Stato ha inviato una nota alle aziende del settore del gioco (ma anche alla Provincia di Trento, all'avvocatura civica e alla polizia locale) informandole dello stop alla rimozione degli apparecchi da gioco, altri ritengono di "sospendere le funzioni di controllo e vigilanza sul territorio comunale", ma esprimendo alcuni rilievi.
Il Comune di Predaia ad esempio, stando ai documenti che ha potuto visionare GiocoNews.it, non "condivide l’asserzione riportata nella sopraindicata nota in merito alla impossibilità di dare diretta attuazione alla normativa provinciale di cui alla L.P. 13/2015 - Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco, in assenza di previa delibera individuativa da parte del Comune dei siti sensibili, da preservare rispetto all’uso degli apparecchi da gioco, come rientranti nelle categorie di cui all’art. 5 comma 1 della medesima legge.
La normativa provinciale risulta di diretta applicazione, anche in assenza di previa individuazione dei siti sensibili da parte dell’ente locale, cui compete eventualmente la facoltà ampliativa dell’areale (e del divieto) stabilite dalla legge". 

Il Comune di Predaia quindi prosegue: "Come ben evidenziato dal Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento con la sentenza 12/2020, l’art. 5 della L.P. 13/2015 'non riserva alcun margine di apprezzamento discrezionale in capo all’ente locale', mentre 'L’individuazione di quali siano i luoghi sensibili che determinano la concreta operatività del divieto di nuova installazione degli apparecchi da gioco - e l’obbligo di rimozione, entro un dato tempo, di quelli esistenti - è normativamente predeterminata.
Parimenti la misura fisica, che costituisce il riferimento spaziale di individuazione dell’area di operatività dell’inibizione (distanza di 300 metri dai luoghi sensibili), discende espressamente in termini prescrittivi dal dettato normativo'. La diretta applicabilità della normativa provinciale è poi prevista anche in riferimento alla applicazione delle sanzioni amministrative per violazione delle distanze previste dall’art. 5, comma 1, della L.P. 13/2015 ” 


Sicuramente altri Enti locali si aggiungeranno alla lista visto che nelle scorse ore poi la Provincia di Trento ha inviato delle “raccomandazioni” al Consorzio del Comuni trentini - società cooperativa della quale sono soci la totalità dei Comuni, delle Comunità e dei Bim della Provincia di Trento – per invitare gli Enti locali a valutare l'opportunità di sospendere fino al 12 gennaio, e comunque fino a comunicazione ufficiale, l'adozione di provvedimenti di rimozione degli apparecchi, e a verificare se i luoghi sensibili individuati nelle mappature comunali siano in concreto riconducibili a quelli individuati dall'articolo 5, comma 1 della legge provinciale numero 13 del 2015, ricordando che "sono elencati in modo esaustivo".

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