Tar: 'Firenze, limiti orari al gioco in linea con intesa in Conferenza unificata'
Niente da fare per gli operatori di gioco di Firenze, il Tar Toscana boccia i ricorsi contro i limiti orari vigenti per le sale dal luglio 2018.
“La gravata ordinanza sindacale n. 204 del 2018 dispone la chiusura delle sale gioco autorizzate ex art. 86 Tulps e lo spegnimento degli apparecchi di cui all’art. 110 Tulps per un totale di 6 ore nell’arco della giornata; una volta accertato che l’istruttoria compiuta per dimostrare la tutela di motivi di interesse generale risulta adeguata, non pare si possa ritenere eccessiva la compressione della libertà di iniziativa economica per il riferito tasso temporale; d’altra parte l’intesa del 2017 tra Stato, Regioni ed Enti locali (citata nel provvedimento impugnato) 'riconosce agli enti locali la facoltà di stabilire per le tipologie di gioco delle fasce orarie fino a sei ore complessive di interruzione quotidiana del gioco'; è vero che alla suddetta intesa non può riconoscersi un carattere cogente, non essendo ad essa seguito il Dm di recepimento previsto dall’art. 1, comma 936, della legge n. 208/2015; tuttavia essa rappresenta la dimostrazione di una non abnormità della previsione di chiusura o spegnimento stabilita dal Comune di Firenze (che risulta appunto di sei ore), trattandosi del limite massimo ritenuto corretto e lecito anche nella massima sede di coordinamento amministrativo tra Stato, Regioni ed Enti locali; il Collegio non ritiene vi siano margini per una diversa valutazione che si sovrapponga a quella effettuata, nell’ambito delle scelte proprie della discrezionalità amministrativa, sia a livello locale che in sede di coordinamento nazionale”.