Tar Veneto conferma limiti Montebelluna: 'Vlt, più rischi di Gap'
Il Tar Veneto conferma l'ordinanza sul Gap di Montebelluna (Tv) e sottolinea che slot e Vlt sono più pericolose degli altri tipi di gioco.
"Gli atti impugnati hanno natura di atti generali e/o regolamentari, per i quali è normativamente escluso l’obbligo di motivazione (art. 3 l. 241/1990): l’ordinanza sindacale limitativa degli orari di apertura delle sale da gioco è, comunque, adeguatamente motivata con riferimento all’esigenza di tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo. I regolamenti e gli atti generali non devono essere preceduti dalla comunicazione di avvio del procedimento (art. 13 l. n. 241/90): la normativa vigente non prevede come obbligatoria la consultazione delle associazioni di categoria. Non merita condivisione neppure la censura con cui la ricorrente deduce il difetto d’istruttoria, per non avere l’Ente Locale effettuato specifiche, minuziose e lenticolari indagini in ordine all’incidenza del fenomeno della ludopatia sul territorio comunale".
Infine, il Tar Veneto sottolinea che è "priva di pregio anche la doglianza con cui si lamenta una presunta disparità di trattamento delle sale Vlt rispetto ad altri esercizi commerciali (bar, tabaccherie) che presentano una vasta gamma di offerte per il gioco (compresi totocalcio, gratta e vinci, lotto, superenalotto, etc.), sul rilievo che solo le sale dedicate - e non anche i bar e i tabaccai -, in quanto caratterizzate da una forte concentrazione di utenti nelle ore serali, subirebbero un danno effettivo dalla contestata rimodulazione di orari. La chiusura delle sale Vlt alle ore 22 si giustifica in ragione della più elevata pericolosità, ai fini del rischio di determinare forme di determinare forme di dipendenza patologica, dei giochi praticati presso le sale dedicate, in quanto, come chiarito dalla giurisprudenza, gli apparecchi a ciò destinati, 'per la loro ubicazione, modalità, tempistica, danno luogo - più di altre - a manifestazioni di accesso al gioco irrefrenabili e compulsive, non comparabili, per contenuti ed effetti, ad altre forme di scommessa che possono anch'esse dare dipendenza, ma in grado ritenuto (ragionevolmente) dal legislatore di gravità ed allarme sociale assai minore e, perciò, non necessitante di apposita e più stringente tutela preventiva mirata' (Tar Trento, sez. I, 10 luglio 2013, n. 221; TAR Milano, sez. I, 13 marzo 2015, n. 706 e 8 luglio 2015, n. 1570; Tar Venezia, sez. III, 27 settembre 2016, n. 1081). È stato sottolineato, in particolare che, tra i giochi leciti con vincita in denaro, 'slot machine e videolottery paiono i più insidiosi nell'ambito del fenomeno della ludopatia, in quanto, a differenza dei terminali per la raccolta delle scommesse, implicano un contatto diretto ed esclusivo tra l'utente e la macchina, senza alcuna intermediazione umana volta a disincentivare, per un normale meccanismo psicologico legato al senso del pudore, l'ossessione del gioco, specie nella fase iniziale del processo di dipendenza patologica' (così Tar Venezia, sez. III, 27 settembre 2016 n. 1081; Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 13 marzo 2015, n. 706; Id., 8 luglio 2015, n. 1570)".