Tribunale Como: 'Slot illegali, dimostrare colpa del distributore'
Secondo il tribunale di Como spetta ai Monopoli dimostrare colpe del distributore per la messa in circolazione di slot illegali.
"L’accertamento dell’assenza del sistema di blocco delle schede è di circa tre anni successivo alla
vendita da parte della società appellante, per cui non è possibile ricavare presuntivamente che le
apparecchiature si trovassero in tali condizioni sin dall’origine o che siano state manipolate o alterate proprio dall’odierna appellante. Non è possibile neppure desumere che la disattivazione del sistema di blocco fosse nota agli appellanti al momento della distribuzione. In tema di sanzioni amministrative, ai sensi dell'art. 3 della legge n. 689 del 1981, è infatti necessaria e al tempo stesso sufficiente la coscienza e volontà della condotta attiva e di ciò manca ogni prova".
Secondo i giudici, "l’amministrazione resistente non ha neppure dedotto che la disattivazione del sistema di blocco doveva necessariamente essere il risultato di un intervento manipolativo che solo la società appellante poteva eseguire quale distributore o installatore della scheda. Poiché è onere dell’amministrazione dimostrare che la messa in circolazione di apparecchiature non conformi sia imputabile all’azione o all’omissione del distributore, l’ordinanza ingiunzione deve ritenersi illegittima e va pertanto annullata".