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Giochi e pubblicità: Google ritira il gaming dalle categorie sensibili

16 maggio 2025 - 18:34

Con una comunicazione inviata agli utenti della piattaforma di Advertising dell'azienda di Palo Alto, viene segnalato lo “sblocco” della categoria videogame (casual e online).

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A partire dal 15 giugno 2025, la categoria sensibile "Videogiochi (casual e online)" non sarà più disponibile in Google Ad Manager. Ciò significa che gli utenti che utilizzano la piattaforma di advertising di Google per la gestione delle campagne pubblicitarie non potranno più bloccare gli annunci di videogiochi, giochi online e giochi scaricabili utilizzando la suddetta categoria sensibile nelle protezioni o impostare regole per la determinazione del prezzo specifiche che rientrano appunto nella classificazione "Videogiochi (casual e online)". 
E' questa la comunicazione inviata dal colosso di Palo Alto agli utenti della sua piattaforma Adv segnalando che, con questo cambiamento, se si hanno delle protezioni esistenti che bloccano questa categoria o delle regole per la determinazione del prezzo impostate per questa categoria, non saranno più applicate. Se queste protezioni o regole per la determinazione del prezzo bloccano o si applicano ad altri criteri, continueranno a essere applicate. 
Naturalmente si può  comunque utilizzare le categorie generali "Videogiochi, console e accessori " e "Giochi e puzzle online" o le relative sottocategorie nelle protezioni per bloccare gli annunci di videogiochi, giochi online e giochi scaricabili se l'utente della piattaforma ritiene che questi tipi di annunci non siano adatti ai suoi utenti.


Come funziona la piattaforma Adv di Google 
Il sistema Ad Manager di Google permette ai gestori di siti web di gestire le campagne pubblicitarie che vengono mostrare sui propri network, intervenendo direttamente sulla scelta dei contenuti. Questo avviene attraverso la selezione o esclusione di determinate categoria. L'utente più infatti bloccare direttamente delle categorie specifiche oppure ricorrere alle categorie classificate come sensibili.
Si possono quindi bloccare la visualizzazione di raggruppamenti di annunci di carattere generale, come Capi di abbigliamento, Finanza e Salute, sulla propria rete o in un determinato inventario. Il sistema classifica gli annunci automaticamente e non si basa unicamente sulle categorie fornite dagli inserzionisti. La tecnologia cercherà di filtrare gli annunci appartenenti alle categorie ammesse; tuttavia, non garantisce il blocco di tutti gli annunci correlati.

Dove non si applicano i blocchi delle categorie generali
Per i deal di asta privata, i blocchi non vengono applicati se scegli di attivare l'override dei blocchi durante il passaggio Invita acquirenti.
I seguenti elementi pubblicitari non sono interessati da questi blocchi: standard, sponsorizzazione, con priorità in base al prezzo, di rete e collettivo.
Open Bidding: le norme relative alla rete non si applicano ai partner Open Bidding. Gli annunci correlati alle categorie che blocchi possono essere pubblicati su un publisher tramite queste piattaforme di scambio.


Bloccare le categorie sensibili
I blocchi categorie sensibili sono un modo per proteggere l'inventario. Ogni gestore di siti web può bloccare gruppi di annunci considerati "sensibili" per la natura stessa dell'attività o dell'annuncio, come quelli appartenenti alle categorie Sensazionalismo o Nudità parziale, in modo che non vengano pubblicati nella tua rete o in un inventario specifico.
Il sistema classifica gli annunci automaticamente, a prescindere dalle indicazioni fornite dagli inserzionisti. La tecnologia cercherà di filtrare gli annunci appartenenti alle categorie ammesse; tuttavia, non garantisce il blocco di tutti gli annunci correlati.
E ora, come comunicato da Google agli utenti, tra le categorie sensibili non ci sarà più il videogame.

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