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La guerra ai 'totem' è iniziata: ma col rischio di un ennesimo contenzioso

26 marzo 2016 - 09:59

Con la circolare dei Monopoli sul contrasto ai cosiddetti totem si avvia l'attività di repressione: ma c'è già chi teme l'ennesimo contenzioso in Europa.

Scritto da Ac
La guerra ai 'totem' è iniziata: ma col rischio di un ennesimo contenzioso

Lo Stato dichiara guerra ai 'totem': ovvero, quelle apparecchiature telematiche che consentono l'accesso a piattaforme di gioco autorizzate e non autorizzate. Finalmente, verrebbe da dire, dopo i timidi (e decisamente sterili) tentativi di reprimere il fenomeno di questa particolare offerta di gioco non autorizzata, la Legge di Stabilità per il 2016 ha introdotto nuove norme che hanno reso “sanzionabile, senza eccezione alcuna, l'utilizzo di tali apparecchiature”. Con sanzioni anche piuttosto salate. E ora, con la recente circolare emanata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, vengono avviate le operazioni di controllo nei locali per “reprimere il “fenomeno connesso all'offerta di giochi promozionali per il tramite di apparecchiature telematiche”. Lo scopo della nota di AdM è infatti quello di “rendere omogenee le azioni” degli organi preposti al controllo “alla luce delle nuove disposizioni.

L'AZIONE DEI MONOPOLI - L’Agenzia - come già anticipato da GiocoNews.it lo scorso gennaio - ha quindi messo nero su bianco le istruzioni indirizzate agli Uffici territoriali relativamente alle contestazioni delle violazioni amministrative e alle relative sanzioni da applicare ai pubblici esercizi che installano i totem. La circolare evidenzia l'evoluzione di questo fenomeno che viene definito illegale in particolare nella forma di offerta dei cosiddetti “giochi promozionali” che si traduce, secondo Adm, in una elusione del monopolio statale.

 

In sostanza si individuano, come passibili di sanzione oltre alle apparecchiature che offrono gioco con vincita in denaro in violazione della legge, anche le apparecchiature telematiche utilizzate per attività di gioco e le apparecchiature telematiche per l'offerta di giochi promozionali.
Dalla lettura del testo della circolare, il richiamo ai commi della legge di stabilità per il 2015, che sembrano riguardare i soli apparecchi di gioco anche non conformi ma comunque riconducibili alla tipologia di quelli di cui al comma 6 dell'art 110 del Tulps, non sembra aiutare a fare chiarezza sulle differenti tipologie di apparecchi vietati.
IL PARERE DELL'ESPERTO - E' davvero finita, dunque, per questo tipo di offerta non regolare? GiocoNews.it ne parla con l’avvocato Chiara Sambaldi, che segue da vicino il fenomeno e che aveva già evidenziato in un convegno dedicato alla materia l’esigenza di colmare le lacune normative che riscontravano nella disciplina del fenomeno.
“Nella circolare – spiega il legale - si ricorda che le norme in Stabilità 2016 prevedono che sia 'sanzionabile, senza eccezione alcuna, l'utilizzo di tali apparecchiature', e che le sanzioni sono pari a 20mila euro a carico sia del titolare dell'esercizio del del proprietario dell'apparecchio, è da 50mila a 100mila euro a carico del titolare della piattaforma web attraverso la quale vengono offerti giochi promozionali”.
Qual è il suo parere generale sulla circolare Adm che era attesa all'indomani delle nuove sanzioni previste dalla legge di stabilità?
“La novità è rappresentata dalle sanzioni amministrative previste dalla Stabilità. Si è colmata la lacuna del Decreto Balduzzi anche se nella circolare si fa riferimento in tal senso alle previsioni della legge di Stabilità per il 2015 per cui la nuova legge di Stabilità avrebbe, secondo la circolare, solo rafforzato il sistema sanzionatorio ed esteso i divieti”.
Crede che si scoraggerà effettivamente l'installazione e l'utilizzo dei cd Totem negli esercizi e nei circoli?
“Fino ad oggi il contrasto si è sviluppato per lo più nelle sedi penali con risultati inefficaci anche per la mancanza di deterrenza della pena. I reati di gioco d'azzardo e di intermediazione sono sanzionati con pene irrisorie. Sul fronte delle sanzioni amministrative si apre un nuovo scenario, la nuova previsione si scontrerà, in sede di opposizione, con le prevedibili eccezioni di illegittima restrizione dei principi eurounitari. Come noto, per limitare le libertà garantite dal trattato occorre una giustificazione di tutela di interessi superiori esclusi quelli fiscali. Peraltro, rispetto ai giochi promozionali è invocata la Direttiva 2000/31 CE sul commercio elettronico recepita nel nostro ordinamento”.
Insomma si rischia di assistere per i totem promozionali ad un film già visto e quindi allo sviluppo di un contenzioso lungo e complesso a scapito della certezza del diritto?
“L'interesse economico alla diffusione di queste apparecchiature si presume significativo (anche nell'ottica di posizionare le stesse nelle cd "zone sensibili" sempre più inaccessibili al gioco legale) comunque tale, a mio avviso, da non poter escludere un investimento in un ennesimo contenzioso con lo Stato Italiano rispetto al quale potrebbe incidere il peso della confisca delle apparecchiature”.

Gli operatori del mercato legale, a suo giudizio, possono dare un contributo alla causa? Se sì, come?
“Possono, anzi devono, in quanto incaricati di pubblico servizio, segnalare all’Agenzia dei Monopoli e all'autorità giudiziaria gli esercizi che individuano sul territorio e che ospitano apparecchiature non consentite ma occorre non trascurare la complessità della fase successiva. Le motivazioni delle pronunce delle corti penali, già numerose in materia, incidono e condizionano anche il contenzioso civile. In sede penale, i concessionari possono intervenire a supporto del lavoro dei pubblici ministeri. In sede civile, di opposizione alla sanzione, per orientamento prevalente è escluso l'intervento ad adiuvandum di terzi titolari di un interesse giuridicamente rilevante e qualificato come, in questo caso, quello dei concessionari. Certo è che AdM e l'Avvocatura dello Stato si scontrano con le difese giuridiche ben strutturate e coordinate degli operatori che investono in questo business”.
 
(Nella foto, di archivio, uno dei tanti totem presenti nei locali pubblici italiani provenienti dalle molteplici segnalazioni che arrivano quotidianamente in redazione).

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