Caso Stanleybet, Cjue: 'Scommesse, sì a imposta per Ctd e operatori'
La Corte di giustizia europea dice sì a imposta sulle scommesse per Ctd e operatori 'indipendentemente dall'ubicazione della sede di tali operatori e dall'assenza di concessione'.
Scritto da Fm
"L'articolo 56 Tfue deve essere interpretato nel senso che esso non osta ad una normativa di uno Stato membro che assoggetti ad imposta sulle scommesse i Centri di trasmissione dati stabiliti in tale Stato membro e, in solido e in via eventuale, gli operatori di scommesse, loro mandanti, stabiliti in un altro Stato membro, indipendentemente dall'ubicazione della sede di tali operatori e dall'assenza di concessione per l'organizzazione delle scommesse".
È quanto si legge nella pronuncia della Corte di giustizia europea – visionata da Gioconews.it in anteprima – in merito alla liceità delle attività in Italia dell'operatore di scommesse Stanleybet, arrivata oggi, 26 febbraio.
"Nel caso di specie – dicono ancora i giudici europei – occorre constatare che la normativa nazionale risultante dalla legge del 23 dicembre 2014 n° 120, non è applicabile alla controversia oggetto del procedimento principale, dato che l'avviso di accertamento contestato si riferisce all'anno di imposta 2011".