Pagano (Qlash): 'Su eSports regole e nessun proibizionismo'
Luca Pagano, ceo e co-founder del team eSports Qlash parla della differenza tra l'industria del poker e quella dei videogiochi competitivi.
"Il mio passaggio dall'industria del poker a quella degli eSports mi ha permesso di mettere in risalto alcune analogie e differenze tra questi due settori". Parola di Luca Pagano ceo e co-fondatore del team Qlash, che si occupa di eSports. L'ex pro di PokerStars è stato relatore nel panel all'Ice di Londra sul settore dei videogiochi competitivi. "L'industria degli eSports è frammentata perché ogni gioco è un prodotto a se stante. Ha un'audience diversa tra un titolo e un altro, usa linguaggi diversi e canali social differenti. Questo crea complessità e le aziende che vogliono investire in tale industria devono analizzare attentamente i diversi segmenti che i vari giochi possono andare a colpire. Inoltre per quanto riguarda l'utenza, per i giocatori di poker il main driver è l'aspetto economico, mentre per gli eSports è l'accettazione sociale.
I Millennials che target sono? "La differenza tra la mia e la loro generazione è enorme, maggiore di quella che c'è tra me e i miei genitori. Ancora maggiore è il gap tra Millennials e la generazione z. Quindi l'industria dei videogames è destinata a crescere e cambiare. Soprattutto con il mobile".