Procedure infrazione su gioco online, l'Ombudsman Ue: 'Ce in regola'
Secondo l'Ombudsman Ue, non c'è stato alcun caso di cattiva amministrazione da parte della Ce sulle procedure di infrazione sul gioco online.
L'European Ombudsman (mediatore europeo indaga sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni o di altri organi dell'Ue) ha respinto il reclamo presentato dall'European Gaming and Betting Association (Egba) affermando dunque, nella sua decisione, che la Commissione Europa non ha mancato di assicurare che il quadro regolatorio sul gioco online in alcuni stati membri fosse in linea con le normative europee.
LA VICENDA - Negli anni scorsi l'Egba aveva presentato alla Commissione europea una serie di denunce d'infrazione ma la Commissione, ricorda l'associazione in una nota, non ha dato seguito a tali denunce e non ha avviato un dialogo aperto con le parti interessate, portandola a chiedere l'intervento del mediatore europeo. Tuttavia, mentre era in corso l'indagine del mediatore, a dicembre 2017, la Commissione ha deciso di chiudere tutte le denunce di infrazione aperte nei confronti degli Stati membri.
Nella sua decisione il mediatore ha concluso che "la Commissione ha un ampio potere discrezionale sul se e come perseguire i casi di infrazione e che la decisione presa rientrava nei limiti di tale discrezione". Il mediatore ha riscontrato che la gestione procedurale della Commissione delle denunce di infrazione non aveva commesso cattiva amministrazione e ha chiuso il caso, senza possibilità di appello, sottolineando che le questioni giuridiche sottostanti possono essere affrontate a livello nazionale.