Bilancio e gioco, stop discriminazioni bancarie: proposta inammissibile
L'emendamento alla Manovra su annullamento clausole dei contratti bancari che escludono imprese di gioco è inammissibile, da discutere quello per l'abrogazione dei distanziometri regionali.
Tra le proposte emendative alla legge di Bilancio più significative in materia di gioco, presentate dai deputati in V commissione alla Camera, era degna di nota quella dell'esponente di Forza Italia Mauro D'Attis, tesa a rendere nulle le clausole dei contratti bancari volte a escludere le imprese che operano nella raccolta di gioco a mezzo degli apparecchi da intrattenimento.
Un fenomeno che gli addetti riscontrano sempre più spesso e verso il quale tentano di opporsi da tempo. Passato sotto la lente dell'ufficio di presidenza della commissione, però, l'emendamento in questione è stato dichiarato inammissibile e non è il solo fra quelli volti ad intervenire sul comparto.
Resta invece tra gli emendamenti da discutere quello dello stesso D'Attis, firmato anche da Mulè e Mandelli, all'articolo 205: "Dopo il comma 3 aggiungere il seguente: 3-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2021 le normative emanate da Regioni ed Enti locali in materia di distanze minime dai luoghi sensibili ed orari di apertura degli esercizi di installazione degli apparecchi da gioco nonché di funzionamento degli apparecchi medesimi si intendono abrogate. In ossequio al dettato dell’accordo siglato in sede di Conferenza Stato Regioni in data 7 Settembre 2017 gli orari di interruzione dl funzionamento quotidiano degli apparecchi da gioco sono fissati come segue: dalle ore 24 alle ore 7. Le disposizioni successive all’entrata in vigore della presente legge di conversione che siano in contrasto con le disposizioni dei periodi precedenti sono nulle".
(D'Attis, Mandelli, Porchietto, Squeri).
Il presidente della V commissione della Camera ha fatto presente infine che si riserva di effettuare ulteriori valutazioni sull’ammissibilità anche a seguito di successivi approfondimenti, ricordando la possibilità di ricorrere contro le decisioni prese. L'esame della manovra è ripreso giovedì 3 dicembre a partire dalle 9. Al termine di questa prima scrematura tecnica, srà interessante capire se l'iter procederà con la segnalazione delle proposte emendative ritenute più importanti da parte dei diversi gruppi politici.