Binetti (Udc): 'Gioco, nuovi obiettivi da perseguire'
Paola Binetti, deputata uscente dell'Udc e candidata al Senato, evidenzia le scelte che devono essere compiute in materia di gioco.
“Nella attuale legislatura il governo è stato ripetutamente sollecitato a prendere decisioni nel campo dei giochi d’azzardo, per limitare i danni di politiche precedenti fin troppo compiacenti nei confronti dei concessionari e dei gestori delle sale da gioco”. Lo pensa Paola Binetti, deputata uscente dell'Udc, ora candidata a Roma per il Senato, commentando l'operato dell'esecutivo sul gioco. “Di fatto, ricorrendo alla tecnica dell’annuncio più che a quella dei fatti, il Mef ha lasciato più credere che stesse riducendo il numero degli apparecchi sparsi nelle sale bingo o nei bar delle città; ha illuso le famiglie facendo trapelare che si stava studiando il modo di creare una sorta di tessera del giocatore, o una variante della tessera sanitaria, da cui il giocatore stesso avrebbe potuto controllare meglio la sua condotta di gioco; ha ipotizzato di ridurre la pubblicità… ma di tutto questo poco o nulla si è fatto seriamente. Insisto se ne è parlato molto, ma siamo ancora sulla linea di partenza, per cui il giudizio è del tutto negativo, nonostante il No sia sempre stato detto molto gentilmente, con un atteggiamento che sembrava suggerire: ora non è possibile, ma ci stiamo lavorando!
Secondo Binetti, “si deve arrivare ad una riforma organica del settore del gioco, includendo non solo gli aspetti della prevenzione e della cura per i soggetti azzardopatici, ma anche la lotta al gioco illegale, alla criminalità, all’usura, all’evasione fiscale, all’adescamento dei clienti, troppo spesso minorenni, eccetera, a gli accordi devono tradursi in leggi con norme precise e sanzioni altrettanto precise, tali da indurre un cambiamento nel clima culturale che circonda il gioco, che in molti casi non è più un gioco, ma un affare da 100 miliardi di euro”.