Emilia: operatori chiedono revisione legge locale e presentano proposte
Una serie di proposte, chiare e concrete, accompagnano la lista di criticità evidenziate dagli operatori nell'applicazione della legge regionale, chiedendone la modifica.
Innalzamento del livello qualitativo dei punti gioco e dell’offerta attraverso nuove misure di prevenzione, definizione di un nuovo sistema di regole di distribuzione (territoriale e temporale) dei punti vendita elevazione della sicurezza e costituzione di un fondo comunale per welfare e dipendenze.
Sono queste alcune delle proposte che le associazioni di categoria che rappresentano la filiera del gioco pubblico hanno fatto pervenire alla Regione Emilia-Romagna relativamente alla legge regionale del 4 luglio 2013 (“Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”) chiedendone la revisione.
Con un documento predisposto congiuntamente dalle sigle che rappresentano l'intera filiera (Agisco, As.Tro Assotrattenimento2007 – Confindustria SIT, Res Cogitans, Sapar, Sistema Gioco Italia-Confindustria SIT, Utis, e la società concessionaria Eurobet Italia), condividendo in pieno gli obiettivi dell’Amministrazione Regionale legati al contrasto del rischio di dipendenza, si rivolgono alle competenti Istituzioni della Regione Emilia-Romagna per segnalare e cercare una soluzione alle criticità che stanno emergendo in ordine all’applicazione della legge regionale di cui in oggetto.