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Gioco e Ristori, Sapar: 'Beneficiari 1500, goccia in oceano di chiusure'

20 novembre 2020 - 09:43

L'associazione Sapar commenta l'erogazione di 7,4 milioni di contributi a favore del gioco: '76.500 le attività chiuse senza motivo'.

Scritto da Redazione

Che poco meno di 1.500 attività del settore del gioco abbiano ricevuto in tutto 7,4 milioni di euro di contributi a fondo perduto dal Governo, nell'ambito del primo decreto Ristori, alla Sapar appare del tutto insufficiente.

Lo si evince da un commento che l'associazione nazionale Servizi apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative riserva alla notizia diffusa nel corso della giornata di giovedì 19 novembre, proprio sui primi aiuti economici stanziati dall'esecutivo nazionale, per ridurre gli effetti negativi delle chiusure imposte, per contenere il contagio di Covid-19.

"L’ex sottosegretario con delega ai giochi, Alessio Villarosa (e ci sarà un motivo se è ex) - commentano senza mezzi termini dall'associazione la risposta all'interrogazione del Dem Fragomeli - si vanta di aver distribuito a 1500 aziende pani, pesci e generi di conforto all’economia italiana del gioco di Stato".

"Facciamo presente al nostro ex - proseguono da Sapar - che le attività di gestione apparecchi con vincita in denaro circa sono 1.500 aziende, sale Vlt circa 5.000, sale scommesse e corner circa 10.000, ricevitorie Lotto, Superenalotto etc. 60.000, dati riferiti a tutta Italia. E facciamo anche per lei la somma signor ex sottosegretario così le rendiamo il post più comprensibile: sono 76.500 aziende attualmente ferme senza alcun motivo scientificamente o statisticamente provato per il Covid'. Prima di vantarsi di aver messo una pezza a colori provi ad informarsi. Per quello che invece concerne le 1.500 che lei sostiene di aver aiutato, la invitiamo a leggere i commenti sui social".
 
Di fatto i primi beneficiari degli aiuti sono dunque percepiti come una goccia in un oceano di chiusure, considerate peraltro ingiustificate. Come gli operatori del gioco, altre categorie, a fronte di investimenti e protocolli sicurezza hanno questa sensazione: il premier Conte ha avuto modo più volte di dire la sua a questo proposito. Attesi inoltre altri aiuti promessi e indicazioni sulle riaperture.
 
 

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