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Giunta Valle d'Aosta: "Sale vietate a 200 metri da luoghi sensibili e agevolazioni fiscali 'no slot'

07 luglio 2014 - 09:42

Divieto di apertura delle sale a 200 metri dai 'luoghi sensibili', l'introduzione del marchio regionale 'Slot free' e agevolazioni sui tributi comunali e sulla quota regionale dell’Irap. Questi i capisaldi del disegno di legge sul contrasto al gioco patologico approvato dalla giunta della Regione Valle d'Aosta la scorsa settimana, ma non ancora assegnato alla commissione Servizi sociali.

Scritto da fm

 


ACCORDO CON IL CASINO' DE LA VALLEE – Il disegno di legge s'inserisce nel solco dell'azione svolta dal Servizio per le dipendenze dell'Usl fin dal 2007, in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle forme di dipendenza, compresa quella da Gap. Attività recentemente rafforzata dall'accordo quadro di collaborazione siglato con il Casino de la Vallée e dal progetto di sensibilizzazione e prevenzione rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie intitolato 'Matematica e gioco d’azzardo'.


DISTANZIOMETRO A 200 METRI – Quattordici gli articoli. In primis, per rendere più efficace la prevenzione del 'problema' la proposta approvata dalla giunta "introduce il divieto di apertura di sale da gioco e l’installazionedi apparecchi per il gioco d’azzardo che siano ubicati a una distanza inferiore a 200 metri da luoghi sensibili. Tale distanza può essere ampliata dai Comuni, i quali possono altresì disciplinare l’orario di funzionamento delle sale da gioco e dell’utilizzo degli apparecchi per il gioco d’azzardo nonché prevedere ulteriori divieti di pubblicità".


OBBLIGHI E PREMI – Per i gestori delle sale è prevista la frequenza di corsi di formazione sul Gap organizzati dall'Usl, mentre quanti decidono di rimuovere gli apparecchi da gioco dai propri esercizi verranno premiati con il marchio regionale 'Slot-Free – Regione autonoma Valle d’Aosta': il conseguimento del marchio comporta agevolazioni sui tributi comunali e sulla quota regionale dell’Irap "che la legge finanziaria regionale può determinare, come previsto all’articolo 7 a decorrere dal periodo di imposta in corso al 1° gennaio 2015".


OSSERVATORIO E VIGILANZA DEI COMUNI – Viene inoltre istituito l’Osservatorio regionale, con il compito di monitorare l’andamento del fenomeno della dipendenza da gioco patologico e di "formulare le linee di indirizzo e di azione in materia di prevenzione, contrasto e trattamento di tale dipendenza. La composizione dell’Osservatorio e la disciplina delle modalità di funzionamento sono demandate alla Giunta regionale". La vigilanza sull'osservanza dei divieti, l’accertamento delle violazioni e l’applicazione delle relative sanzioni amministrative pecuniarie è demandata ai Comuni, mentre le iniziative di sensibilizzazione sul Gap e per la promozione della legalità e della sicurezza potranno  essere realizzate da enti e associazioni operanti in Valle d’Aosta, con un supporto economico della Regione "nella misura massima del 30 per cento della spesa ammissibile".

MINORANZA: "NON CI COPIATE" - Come detto, il provvedimento è ancora ai primi passi del suo iter, ma come nella lontana Umbria è occasione di scontro fra la maggioranza e la minoranza (composta dai gruppi consiliari Pd Sinistra VdA, M5S, Uvp e Alpe),  che ha accusato la giunta di contraddire "la volontà di condivisione tanto declamata dalla maggioranza durante le ultime sedute del Consiglio” e di aver copiato il testo presentato lo scorso marzo.

IL TESTO DELLA MINORANZA – La proposta in questione, che vede come prima firmataria Carmela Fontana ha in effetti dei punti in comune con quello appena approvato dalla giunta, ma, in fondo, si pone nel solco di analoghi testi adottati già da altre regioni italiane o ancora allo studio delle relative commissioni.
C'è l'osservatorio regionale (in questo caso supportato dall'istituzione di un numero verde), ci sono i corsi di formazione per i gestori delle sale, il rilascio del marchio regionale 'no slot' e l'intervento sull'Irap, che viene maggiorata delle 0,92 percento a quanti decidono di mantenere o installare apparecchi da gioco.
C'è, altresì, il distanziometro, che la minoranza però fissa a 500 metri dai luoghi sensibili.

 

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