skin
Menu

Governo Conte 2, ecco i possibili ministri: primo obiettivo, fiducia

04 settembre 2019 - 08:30

Il premier incaricato Giuseppe Conte pronto a salire al Quirinale: ecco la (probabile) squadra di ministri.

Scritto da Ac

Dopo il verdetto ottenuto dalla "base" grillina e in seguito a una notte di trattative, si definisce la squadra del nuovo governo Pd-Cinque stelle con il premier Giuseppe Conte che sale in mattinata al Colle portanto la lista dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’obiettivo di arrivare al giuramento tra stasera o giovedì (5 settembre), per poi presentarsi alle Camere nel weekend o a inizio della prossima settimana, alla ricerca della fiducia e del via libera definitivo alla nuova esperienza di governo. Il nuovo Esecutivo arriva quindi 27 giorni dopo la fine del vecchio. Solo l’8 agosto scorso, e quindi meno di quattro settimane fa, il comunicato della Lega annunciava la fine del primo governo presieduto dall’avvocato pugliese. Adesso invece, il Conte due, sostenuto da M5s e Pd, sta nascendo davvero.

TRA TRATTATIVE E FIDUCIA - La strada, ora, è in discesa, dopo l'ok arrivato anche dalla base dei 5 Stelle attraverso la piattaforma Rousseau, ma il percorso è ancora pieno di ostacoli. Anche per via delle varie guerre tra partiti e correnti interne ai vari schieramenti. Anche se il premier Conte, nel concedere il bis, avrà un ruolo più forte a Palazzo Chigi, anche per via del fatto che non ci saranno – stavolta - vicepremier ad affiancarlo, ma un sottosegretario di sua fiducia, come risultato della lunga trattativa. Ai vertici di governo, quando dovrà mediare tra i partiti, troverà Luigi Di Maio da capo politico del M5s e Dario Franceschini, capo delegazione del Pd, in conseguenza della scelta del segretario Nicola Zingaretti e del passo indietro dell'ultima ora (anche) di Andrea Orlando. Il vero scoglio, tuttavia, è rappresentato in questo momento dalla fiducia che dovrà ottenere in Parlamento il nuovo Esecutivo, visto il numero davvero risicato soprattutto in Senato e alcuni dei votanti – soprattutto tra i senatori a vita - ancora da convincere.

I NUOVI MINISTRI - Conte, intanto, ha passato le ultime 24 ore seduto al tavolo dove ha definito la squadra dei ministri, ben sapendo che, in questa fase, il presidente della Repubblica esaminerà con particolare attenzione la lista dei ministri proposti da Conte, soprattutto nelle caselle cruciali per l’economia e le relazioni internazionali: Tesoro, Interni, Esteri e Difesa. Al Viminale, in particolare, si starebbe pensando anche a un tecnico per evitare battaglia ripetuta con il ministro uscente Matteo Salvini sulla gestione dell’ordine pubblico e dell’immigrazione. Ed è già questo un Dicastero che interessa, in qualche modo, anche il mondo del gioco, visto che è il Viminale a essere chiamato ad esprimersi sul futuro del Casinò di Campione d'Italia dopo la sentenza di fallimento del luglio 2018 (peraltro annullata dalla Corte d'appello di Milano senza che tuttavia si sia potuto procedere alla riapertura) e la relazione tecnica del commissario straordinario Maurizio Bruschi sulle strade che possono essere percorse per risolvere l'attuale situazione di impasse. Per quanto riguarda il nome del nuovo ministro, si fa strada l’ipotesi dell’attuale capo della polizia Franco Gabrielli, anche se nelle ultime ore sembrano crescere le quotazioni dell'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Mentre la delicatissima casella di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che, come detto, potrebbe essere occupata da un uomo di fiducia di Conte, è destinata ad essere occupata dal segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Chieppa. Vincenzo Spadafora potrebbe restare a Palazzo Chigi anche lui come sottosegretario con una delega specifica, così come Riccardo Fraccaro. Mentre per la Farnesina in queste ore viene fatto con insistenza il nome di Di Maio. Discontinuità alle Infrastrutture con Stefano Patuanelli o soprattutto la dem Paola De Micheli, continuità alla Giustizia con Alfonso Bonafede. All’Istruzione prende quota la candidatura di Nicola Morra, vicino al presidente della Camera Roberto Fico, o in alternativa Spadafora. Per la Difesa la corsa è tra Dario Franceschini e Lorenzo Guerini, anche se viene dato per favorito il primo; al Mise si fanno i nomi di De Micheli con Castelli e Buffagni, alla Cultura di Anna Ascani. Lavoro: Graziano Delrio o Teresa Bellanova. Mentre alla Sanità – altro ministero che ha impatto diretto sul gioco pubblico, occupandosi ormai da tempo di contrasto al gioco patologico - è probabile la conferma di Giulia Grillo. Solo nel caso in cui si dovesse puntare a un ricambio passando il ministero al Pd, tra le donne Dem restano in corsa Debora Serracchiani, la stessa Bellanova e Lia Quartapelle. Mentre un ministero dovrebbe finire a Leu: in pole ci sono Rossella Muroni e Vasco Errani per l’Ambiente o gli Affari Regionali (altro ministero, quest'ultimo, che potrebbe avere un ruolo determinante in ottica di una Riforma dei giochi e un riordino all'insegna del territorio). Infine Giuseppe Provenzano, membro della segreteria di Nicola Zingaretti, sembra destinato al ministero del Sud.
I RISVOLTI PER I GIOCHI -Lo snodo centrale, tuttavia, per il paese e per il gioco pubblico, è quello dell’Economia: tenendo conto dell'emergenza del nascente governo nel dover scrivere il nuovo Documento di economia e finanza e la prossima legge di bilancio, già all'indomani della sua costituzione. Serve quindi una personalità in grado di dialogare da subito con l’Europa, in stretto contatto con Farnesina e Palazzo Chigi, per ottenere i possibili spazi di bilancio tenendo in ordine i conti.
Ecco perché, nello schema ipotizzano in questi giorni in cui si affida la scelta del nuovo Ministro al Pd, restano in pista tutti nomi tecnici e un solo politico, Roberto Gualtieri, che piace ai Dem. Come attuale presidente della Commissione bilancio all’Europarlamento, Gualtieri sarebbe una figura capace di accordare le varie anime del Partito democratico, oltre a vantare una lunga esperienza nei palazzi Ue e sulle politiche economiche europee. Mentre le altre ipotesi, nel caso in cui si voglia procedere con un tecnico, vedono i nomi di: Giuseppe Pisauro, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi,Dario Scannapieco e Fabrizio Pagani. Per i giochi, tuttavia, oltre alla guida massima, sarà importante conoscere i nomi dei sottosegretari e, soprattutto, l'assegnazione delle varie deleghe, tra le quali dovrebbe emergere anche quella sui giochi, come ormai tradizione vuole. Per il momento, tuttavia, il settore ha tirato un sospiro di sollievo leggendo l'ultima versione del documento programmatico di governo, nella quale era stata eliminata la precedente richiesta dei 5 Stelle di un'esplicita (seppur non precisata) azione di "contrasto al gioco d'azzardo". Una scelta, forse, più che una dimenticanza, tenendo conto delle immediate reazioni di alcuni componenti del Movimento.
Spunta infine l’ipotesi che dalla Cgil arrivi al governo Serena Sorrentino, anche se la convergenza risulta ancora difficile, mentre la richiesta dei renziani è di avere tre ministeri su otto (con Guerini, Rosato, Bellanova, Ascani, i nomi in partita), con l’ex premier pronto fino all’ultimo ad avere le mani libere.
Intanto, comunque, proseguono le trattative che saranno accompagnate per tutto il giorno da riunioni, contatti tra diplomazie, tavoli politici convocati e sconvocati, come avviene già da ieri. Tra le novità che potrebbero emergere in questa seconda “vita” della legislatura, è quella di un ministero per l’Innovazione. O, almeno, un sottosegretario con una delega specifica, in grado di ritagliarsi un ruolo simile a quello del "Chief innovation officer" creato negli Usa ai tempi di Barack Obama. Il nuovo ipotetico dicastero, rifiutato dal Pd, dovrebbe accorpare dipartimenti e agenzie e sarebbe guidata da un 5 Stelle, probabilmente con Mattia Fantinati. Che sia questa una possibile area di competenza dove potrebbero finire, in qualche modo, anche i giochi, tenendo conto che proprio questa industria è una di quelle a maggiore tasso di innovazione nel nostro paese? Difficile crederlo veramente, se la guida sarà grillina e, quindi, potenzialmente refrattaria al comparto del gioco: ma se governo delle novità dovrà essere, che lo sia, in tutto e per tutto.
 

Articoli correlati