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Milano, Majorino “Bene la legge regionale, ora più poteri ai Comuni e nessun taglio ai Sert”

15 ottobre 2013 - 14:57

“Bene l’approvazione della legge avvenuta oggi all’unanimità in Consiglio regionale, ora lavoriamo tutti per dare più poteri ai Comuni e per difendere i nostri cittadini dal proliferare delle sale da gioco e delle slot machine.

Scritto da Sm

Su questo terreno, sugli effettivi poteri attribuiti agli enti locali dobbiamo infatti fare ancora molti passi avanti. Le Amministrazioni devono poter disciplinare gli orari di apertura e chiusura dei locali dove oggi è possibile giocare in ogni momento della giornata. Lo scorso giugno abbiamo costituito la Rete contro il gioco per coordinare le azioni di chi è già attivo sul territorio e dare una risposta alla crescente richiesta di aiuto delle vittime del gioco d’ azzardo patologico. Il prossimo 2 dicembre con la Rete scenderemo nelle piazze e per le strade della città, con una manifestazione pubblica, per dire no al gioco e alle slot machines”.

Così l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, a commento dell’approvazione della legge sul gioco d’azzardo avvenuta oggi in Consiglio regionale.

“La vera sfida – spiega l’assessore Majorino – è prevenire i drammi personali e familiari che il gioco d’azzardo patologico genera, contrastando con ogni mezzo la diffusione impazzita di sale, slot machines e videopoker e potenziando i servizi di assistenza e recupero presso le Asl e i Comuni. La scorsa settimana abbiamo ospitato a Palazzo Marino i rappresentanti di oltre 300 Amministrazioni pubbliche che hanno sottoscritto una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare la diffusione del gioco d’azzardo. Presto partirà la raccolta di firme e anche Milano farà la sua parte”.

“In questo quadro – conclude Majorino – in coerenza con i principi generali della legge approvata oggi, chiediamo a Regione Lombardia di non proseguire con i tagli delle risorse destinate ai Sert, tagli sin qui praticati e destinati a fare danni proprio nella direzione dei soggetti maggiormente a rischio. Crediamo che questa possa essere occasione di ripensare, nella triangolazione tra Comune, Asl e Terzo Settore, i servizi sul territorio riguardanti il contrasto di ogni dipendenza”.

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