Pastorino (Fit): 'Limiti orari gioco, danno a esercenti ed erario'
Il presidente Sts-Fit, Giorgio Pastorino, commenta a Gioconews.it i limiti orari al gioco imposti dai Comuni italiani, da Napoli a Bergamo.
"Limitare gli orari in cui si può giocare agli apparecchi o raccogliere scommesse indubbiamente crea difficoltà. Crea danni economici alle attività commerciali, buchi di bilancio all'orario, e non ha alcuna giustificazione per i giocatori, che comunque possono rivolgersi all'online". Dopo l'operatore
Aldo Migliaccio e l'assessore Enrico Panini, anche il presidente Sts-Fit, Giorgio Pastorino, commenta a Gioconews.it l'entrata in vigore dell'ordinanza del Comune di Napoli che consente il gioco solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23.
"Ho notato che il Comune di Napoli motiva la sua ordinanza con l'emergenza sanitaria, evidenziando nel contempo che in Campania si spendono 119 euro annui pro capite per il gioco, 30 cent al giorno. Si tratta indubbiamente di un dato reale, ma come si fa a dichiarare un'emergenza con una tale spesa? Forse
l'idea che anima il Comune è quello di 'dover fare' qualcosa, sulla scia di altre amministrazioni, per far vedere ai cittadini che appunto si fa 'qualcosa', anche se non ci sono problemi reali. Mi sembra l'ennesima ordinanza non giustificata. Le cifre sulla spesa dimostrano che i giocatori sono più responsabili di quanto credono gli amministratori", prosegue Pastorino.
"Credo che questa storia finirà quando si raggiungerà l'accordo per il riordino dei giochi in sede di Conferenza unificata. Mi auguro che la data del 15 settembre auspicata dal sottosegretario Pier Paolo Baretta sia quella definitiva, che si parli anche di limiti orari e non solo di distanze", conclude il
presidente Sts-Fit.