Piemonte, commissione Bilancio: 'Gioco, 4-8 anni di tempo per adeguarsi'
La commissione Bilancio del Piemonte concede agli esercenti già attivi 4-8 anni di tempo per adeguarsi a legge gioco, emendamenti su non retroattività rinviati a esame Aula.
Il Consiglio regionale del Piemonte si avvia a piccoli passi a modificare la legge 9/2016 sulla prevenzione e il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico. Nella seduta dell'11 settembre della commissione Bilancio, è stata infatti approvata, in seno alla discussione del disegno di legge 294 "Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2018", il cosiddetto “Omnibus”, la disposizione che interviene sull’obbligo di adeguamento per gli esercenti esistenti alla data di entrata in vigore delle legge.
Se, per effetto della stessa legge, questi si trovassero a causa di accadimenti sopravvenuti, in contrasto con le norme sulle distanze minime dai punti sensibili (scuole, banche, luoghi di culto ecc…), viene concesso a questi esercenti un arco temporale per adeguarsi alla legge tra i quattro e gli otto anni a seconda della situazione.
Il problema è proprio l'effetto del distanziometro, come rimarcato dalla perizia tecnica depositata al Consiglio di Stato sulla legge provinciale di Bolzano, non solo è inutile ma aumenta il Gap perchè i giocatori patologici si spostano senza nessun tipo di problema. Qui in Piemonte, ad esempio, stanno nascendo sale da gioco fuori dalle città, e c'è il pericolo che la regione diventi una nuova Las Vegas. Speriamo che l'Aula voglia ancora ragionare su questo tema.
La novità di ieri è che anche i sindacati stanno prendendo atto delle difficoltà delle aziende e che il settore dà occupazione a migliaia di persone sul territorio regionale".