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Faggiani (Anci Lazio): 'Ripartire dal documento della Conferenza unificata'

26 giugno 2018 - 09:52

Domenico Faggiani di Anci Lazio chiede una legge quadro sul gioco per ridurre spazi per l'illegalità e formazione per operatori, tutelando imprese del settore.

Scritto da Sara Michelucci
Faggiani (Anci Lazio): 'Ripartire dal documento della Conferenza unificata'

 

Roma - "Il nostro progetto nato per i piccoli comuni può essere utile per tutti i comuni del Lazio. Potrebbe essere attivato, in via sperimentale, per un anno; ma potrebbe essere poi inserito dalla Regione Lazio nel Piano integrato triennale relativo al gioco d'azzardo. Il progetto può essere quindi presentato alla Regione perché venga da essa finanziato, in modo che non abbia costi per i Comuni".

Lo sottolinea Domenico Faggiani di Anci Lazio al convegno "Capitale Ludopatie: un problema nuovo per i Comuni" in calendario al Campidoglio oggi, 26 giugno.


"Il primo modulo può interessare gli amministratori locali, polizia locale e personale ufficio licenze. Il secondo modulo, tecnico pratico, è specifico per il personale della polizia locale. La formazione potrebbe essere svolta in ciascuna delle 5 province del Lazio, con due moduli della durata di due mezze giornate. Tra le iniziative, l'attivazione di un indirizzo email a disposizione degli amministratori; la collocazione di una icona 'Giocolegale' sull'home page del sito Anci Lazio; la messa a disposizione dei Comuni di personale esperto in tema di gioco d'azzardo al fine di predisporre regolamenti comunali in materia, e di un numero telefonico in caso di urgenza", ipotizza Faggiani.
 
 

Inoltre, "a mio avviso c'è la necessità di avere una legge quadro sul gioco, all'interno della quale si inseriranno quelle regionali e le attività comunali. Rispondere con il proibizionismo è sbagliato e c'è da tutelare anche il diritto di impresa e tutta una filiera fatta di addetti ai lavori a cui dover dar conto. C'è in corso una riduzione delle macchine da gioco e quindi dobbiamo ripartire dal documento indicato dalla Conferenza Unificata Stato, regioni ed enti locali. Ricordiamoci poi che la tassazione sul gioco in Italia è elevatissima. Inoltre il documento della Conferenza dice che ci sarà un passaggio verso le Awp da remoto, quindi verso macchine più controllate. Le macchine più pericolose non sono le slot, ma le Vlt. Nel documento comunque ci sono altri passaggi molto importanti come la riduzione delle sale gioco e la loro certificazione. Purtroppo non sono stati poi fatti i decreti attuativi, anche per la fuga in avanti di qualche Regione, come il Piemonte, e per l'imminente campagna elettorale. Chi ha un minimo di esperienza, sa che facendo così si da spazio al gioco illecito, in primis i totem".

Sulla dipendenza aggiunge "anche qui spesso l'informazione è sbagliata, confondendo diversi aspetti e spesso mettendo insieme cose che non c'entrano nulla. Per non parlare dei numeri, dove il confronto con altre dipendenze evidenzia dati molto bassi. Questo non significa che non bisogna far nulla, anzi. Gli Osservatori sul gioco regionali sono fondamentali e oggi sarà pubblicato il decreto sull'introduzione di quello del Lazio".

 

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