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Bilancio Emilia Romagna, M5S: 'Modificare legge Gap'

21 dicembre 2016 - 08:38

Il Movimento cinque stelle presenta emendamenti anti-Gap al Collegato di Bilancio dell'Emilia Romagna su ticket redemption, sgravi no slot e pubblicità al gioco.

Scritto da Fm
Bilancio Emilia Romagna, M5S: 'Modificare legge Gap'

 

 

Modificare la vigente legge sul Gap (datata 2013 ma già 'ritoccata' con vari provvedimenti negli anni successivi) introducendo il divieto di accesso alle ticket redemption per i minorenni, il divieto di pubblicità al gioco e sgravi sull'Irap per gli esercenti 'no slot'. Lo chiedono alcuni emendamenti al Bilancio 2017 della Regione Emilia Romagna presentati del Movimento cinque stelle che vedono come primo firmatario il consigliere Andrea Bertani.


Gli emendamenti inseriscono tre articoli nel Collegato al Bilancio.

TICKET REDEMPTION VIETATE - I pentastellati propongono la modifica della legge regionale n.5 del 2013 con una serie di misure aggiuntive. Ad esempio, introducendo il divieto per i minori di utilizzare le ticket redemption con l'articolo Articolo 5 ter: "È vietato ai minori l’utilizzo di apparecchi e congegni per il gioco lecito, in particolare quelli meccanici ed elettromeccanici, attivabili con moneta, con gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento e che possono distribuire primalità rappresentata da tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita (ticket redemption)”.


DIVIETO DI PUBBLICITA' - L'articolo 6 bis invece norma il divieto di pubblicità e informazione e promozione alla consapevolezza dei rischi: " 1. Ai fini della tutela della salute e della prevenzione della dipendenza dal gioco, è vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse o all’installazione degli apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 presso gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati e tutti i locali pubblici od aperti al pubblico di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d).
2. Ai fini della tutela della salute dei cittadini più vulnerabili la pubblicità del gioco d'azzardo o di apparecchi all’interno e all’esterno degli esercizi deve contenere indicazioni, con caratteri conformi al resto del testo pubblicitario, sulle reali percentuali di vittoria per ogni singola tipologia di gioco oggetto della pubblicità, al fine di dare una rappresentazione il più possibile veritiera, tale da mettere in rilievo che il premio rappresenta una probabilità e non una evenienza frequente, onde evitare il formarsi di illusioni che minimizzano il rischio esaltando l'euforia della vittoria.
3. La Regione promuove accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale per favorire l'adozione di un codice di autoregolamentazione, finalizzato a vietare la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco a rischio di sviluppare dipendenza sui propri mezzi di trasporto.
4. Il mancato rispetto del divieto di pubblicità di cui all’articolo 7, comma 1 e del disposto del comma 2, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000,00 a euro 5.000,00”.
 
SGRAVI 'NO SLOT - Infine, il Movimento cinque stelle propone la rimodulazione dell'Irap per gli esercenti che dismettono gli apparecchi da gioco con l'Art. 3 bis, che recita: "1. A decorrere dal 1° gennaio 2017 è ridotta l’aliquota Irap, di cui all’art. 16 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, nella misura minima ammissibile agli esercizi che provvedano volontariamente, entro il 31 dicembre precedente a quello a cui si riferisce l’agevolazione, alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco, di cui all’art. 110 commi 6 e 7 del R.D. 18 giugno 1931, n.773, nei locali in cui si svolge l’attività e la cui autorizzazione è stata data prima dell’approvazione della presente legge.
2. I contributi e l’agevolazione di cui alla presente legge operano nel rispetto della disciplina in materia di aiuti di Stato.
3. A decorrere dal 1° gennaio 2017, a tutti gli esercizi nei quali risultino installati apparecchi da gioco, di cui all’art. 110, commi 6 e 7, del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, assoggettati all’aliquota Irap, di cui all’art. 16 del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, la stessa è incrementata dello 0,92 percento".
 
TORNA LA DEREGULATION -  Le misure proposte dai Cinque stelle dell'Emilia fanno tornare ancora una volta alla ribalta la questione della 'deregulation' nel gioco, che sembra essere esplosa nuovamente dopo le dimissioni del premier Matteo Renzi e il conseguente slittamento dell'accordo sul riordino previsto in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali. Nelle ultime due settimane sembra esserci quasi una 'corsa' a varare provvedimenti in materia, con i Comuni che emanano ordinanze orarie (le ultime a Cesena e Cremona) e le Regioni che approvano leggi sul Gap spesso rimaste nel cassetto per anni (vedi Molise) o hanno deciso di farlo a stretto giro (Marche e Sicilia). Per non parlare di chi, Liguria in testa, sta lavorando per modificare le normative che ci sono già.
 
IL GIOCO DEI MINORI - Altra questione non di poco conto posta da questi emendamenti pentastellati è il divieto di accesso alle ticket redemption ai minori, accusate di 'abituarli' al gioco e di 'predisporli' ad utilizzare prodotti con vincita una volta diventati adulti. Di questo tema si sono già occupate diverse leggi regionali, dalla Basilicata al Friuli Venezia Giulia, ma anche diversi regolamenti comunali, da Santa Margherita Ligure (Ge) a Meta di Sorrento (Na).

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