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Puglia, commissione Sanità: 'Sì a modifiche alla legge sul gioco'

07 marzo 2019 - 14:09

La commissione Sanità del consiglio regionale della Puglia approva proposta per modifica della legge sul gioco, il commento di Pellegrino e M5S.

Scritto da Redazione

Nella seduta di oggi, 7 marzo, la commissione Sanità del consiglio regionale della Puglia presieduta da Pino Romano ha approvato a maggioranza, con il voto favorevole di Santorsola, Pellegrino e Romano e l’astensione di tutti gli altri componenti, la proposta di legge che modifica ed integra la legge regionale n. 43 del 2013 “Contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico”, presentata dal consigliere Domenico Santorsola (NsP).

 

Con le modifiche approvate, da apportare alla legge regionale vigente in materia, si vuole sia disincentivare la pubblicità dei vari giochi che sono reperibili in bar, tabaccherie ed esercizi commerciali, sia incentivare, con l’utilizzo della leva fiscale, quegli esercizi che decidano di rimuovere gli apparecchi e le macchinette dai loro locali.
 
L’articolato originario del testo presentato da Santorsola è stato emendato nel corso dell’esame odierno, a seguito di proposte emendative avanzate dallo stesso Santorsola.
 
 
In particolare, le modifiche hanno riguardato l’ubicazione di apparecchi di gioco pubblico ad una distanza non inferiore a 250 metri da istituti scolastici di secondo grado, università e biblioteche pubbliche per le sole nuove autorizzazioni all’esercizio delle attività, che saranno concesse per cinque anni e rinnovate dopo la scadenza. Per nuova autorizzazione viene intesa l’installazione di nuovi o aggiuntivi apparecchi e l’eventuale trasferimento dell’attività in altro locale viene equiparato a nuova apertura.
 
 
Con un’altra modifica sono stati definiti il numero massimo di apparecchi installabili negli esercizi la cui attività è diversa dalla gestione, commercializzazione e somministrazione di giochi che prevedano vincite in denaro, in rapporto alla dimensione degli esercizi stessi.
 
È previsto anche l’obbligo, per i gestori dei centri scommesse e per il personale che ci lavora, di frequentare corsi di formazione organizzati su base provinciale dalle Asl o da altri soggetti individuati con apposita delibera di Giunta regionale, con la quale saranno disciplinati i tempi, le modalità attuative ed i costi che saranno a carico dei soggetti gestori.
 
 
Con un apposito articolo si stabilisce che la Regione deve promuovere accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale, finalizzati a limitare sui mezzi la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco, per evitare di sviluppare dipendenza anche attraverso l’adozione di un apposito codice di autoregolamentazione. È prevista anche la stipula da parte della Giunta regionale di una convenzione con le Forze dell’Ordine, i concessionari di giochi e scommesse e le Asl pugliesi, finalizzata ad attivare uno specifico programma comune di azioni e di interventi nel campo della prevenzione, vigilanza e contrasto alle violazioni delle norme regionali e nazionali in materia di gioco d’azzardo.
 
Con un emendamento dei consiglieri del M5S Galante, Conca e Di Bari, è fatto divieto di oscurare le vetrine dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco, per evitare di limitare la visibilità all’esterno.
 
PELLEGRINO: “IN CONSIGLIO SI TROVI POSIZIONE UNICA” - “Le modifiche apportate vanno nella giusta direzione. Perché se è vero che da un lato intensifichiamo la prevenzione e il contrasto delle dipendenze legate al gioco d’azzardo, dall’altro tuteliamo i lavoratori del settore. Lavoratori che, in assenza di questa modifica, avrebbero subito sulla propria pelle gli effetti dell’attuale legge regionale. E quindi la chiusura delle attività perché non rispettose delle distanze previste”. Lo dichiara il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, commentando il via libera della commissione Sanità alla proposta di legge che modifica ed integra la legge regionale sul gioco. “Proposta – spiega – passata con un voto molto frastagliato, tanto in maggioranza quanto nelle opposizioni. Per questo mi auguro che su un tema così sentito e delicato (pensiamo ai milioni di euro che ogni giorno vanno in fumo per inseguire fantomatici premi in denaro con slot, gratta e vinci e scommesse) si trovi un’ampia convergenza in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. O in alternativa mi auguro un’iniziativa definitiva da parte del Governo centrale o nella Conferenza Stato-Regioni. Portare a una distanza non inferiore ai 250 metri, rispetto ai precedenti 500, l’ubicazione di sale e apparecchiature dai luoghi sensibili, e solo per le nuove autorizzazioni, significa aver chiarito i dubbi e le perplessità dei lavoratori su questo periodo di transazione dettato dalla legge regionale attualmente in vigore. In ogni caso io credo fortemente in queste modifiche approvate perché pongono un freno ad esempio sulla pubblicità di giochi e simili sui mezzi del trasporto pubblico locale e soprattutto prevedono corsi di formazione e di sensibilizzazione per gli addetti ai lavori. A chi ogni giorno si trova suo malgrado a dover soddisfare e dispensare il desiderio di fortuna e di soldi degli scommettitori”.
 
 
M5S: “EMILIANO ANCORA UNA VOLTA NON PRENDE POSIZIONE” - “La proposta di legge approvata in commissione, invece di contrastare l’azzardopatia, è meno restrittiva della legge del 2013, perché va ad azzerare quasi completamente i punti ritenuti 'sensibili', ridotti a scuole superiori, università e biblioteche. Ci siamo già battuti in commissione per ricomprendere nei luoghi sensibili scuole elementari e medie e luoghi di culto, centri sportivi e piazze, e ripresenteremo lo stesso emendamento in Consiglio”, dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante e Grazia Di Bari a margine della seduta della commissione. “Lo ripetiamo ancora una volta la cosa più importante per contrastare questa che è diventata una vera e propria piaga sociale, sanitaria ed economica, è la prevenzione, parola che sembra sconosciuta agli altri componenti della Commissione, ignorando anche che l’azzardopatia è una dipendenza patologica che rientra nei Lea. Non possiamo consentire che bambini che frequentano le scuole medie siano vicini a centri scommesse o locali in cui siano installate slot machine e Vlt. Ci chiediamo dove fosse oggi l’assessore Emiliano, a parole impegnato a tutelare i suoi cittadini, ma assente nella discussione su un tema così importante per la salute dei pugliesi. Ci siamo trovati davanti una maggioranza con poche idee e ben confuse, divisa al suo interno, che ha deciso di non decidere rimandando tutto al Consiglio. Ci saremmo aspettati che il centrosinistra si battesse contro la lobby del gioco d’azzardo e a difesa dei cittadini, evidentemente non è così. Come al solito si cerca di scaricare le responsabilità sul governo nazionale, ma Emiliano in quanto assessore alla Sanità deve assumersi le sue responsabilità e tutelare la salute dei pugliesi. In Puglia nel 2016 sono stati spesi per il gioco d’azzardo oltre 6 miliardi di euro, un fenomeno in continua crescita, che sottrae miliardi di euro all’economia reale, per cui vanno presi provvedimenti immediati: bisogna istituire l’Osservatorio regionale contro il gioco d’azzardo patologico come previsto dalla legge del 2013 che purtroppo non è applicata. L’Osservatorio permetterebbe infatti di lavorare con tutti i Comuni pugliesi e le associazioni per il monitoraggio del fenomeno e il potenziamento delle strutture che sono in prima linea per il contrasto al gioco d’azzardo. Emiliano invece di limitarsi ai soliti spot inizi a fare qualcosa di concreto per i pugliesi”.
 

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