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Regione Lombardia, Beccalossi: "Comuni usino legge regionale sul gioco patologico"

03 aprile 2014 - 11:24

L'incontro di questa mattina dimostra come Bergamo e il suo territorio siano un vero modello nel contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo. Istituzioni, Curia, mondo dell'associazionismo e del volontariato stanno lavorando fianco a fianco per un obiettivo comune e sanno di poter contare su uno strumento valido come la legge regionale contro le ludopatie.  Così l'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, durante il suo intervento al Seminario sulla legge sulla Ludopatia, oggi nella sede territoriale di Bergamo. Si tratta del primo ciclo di incontri organizzato dall'assessore al Territorio, team leader per la Giunta sul tema ludopatie, che toccherà nelle prossime settimane tutte le province lombarde: lunedì a Brescia, mercoledì a Cremona e giovedì a Pavia sono i prossimi appuntamenti.

Scritto da Redazione GiocoNews

 

VOTO UNANIME - "Una legge - ha proseguito la team leader della legge regionale di contrasto al gioco d'azzardo patologico e alle ludopatie - che, va ricordato, è stata votata all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale e che è quindi la legge di tutti. Spiace constatare che altrove - ha ammesso - anche un tema che causa problemi gravissimi a migliaia di persone sia utilizzato strumentalmente per sterili polemiche".

 

TOUR NELLE PROVINCE - "La legge regionale che presentiamo oggi a Bergamo e nei prossimi giorni in tutte le province lombarde - ha precisato la titolare regionale al Territorio - è diventato un esempio per altre regioni e soprattutto ha il merito di riconoscere il gioco d'azzardo come vera e propria emergenza sociale. Oggi - ha concluso - è necessario tutti insieme mantenere alta l'attenzione e la tensione per la soluzione di un problema che Regione Lombardia, con coraggio, ha voluto approcciare come tale e non, come appare in una visione distorta, come la facile scappatoia per assicurare entrate allo Stato in un momento di crisi".

 

COMUNI USINO LEGGE REGIONALE - "Ogni giorno - ha continuato l'assessore al Territorio - arrivano ai miei uffici richieste di aiuto da parte di sindaci e rappresentanti del mondo del volontariato, che, sul proprio territorio, cercano di contrastare l'apertura di nuove sale. Ora tutti questi soggetti dispongono finalmente di uno strumento normativo efficace, per evitare il proliferare di questa piaga sociale, con regolamenti che fissano la distanza dai luoghi sensibili per l'installazione di nuove macchinette, un pacchetto sulle attività di prevenzione e cura della malattia, incentivi fiscali per i gestori che decideranno di disinstallare le slot dai loro locali" inoltre ha proseguito l'assessore, "abbiamo fortemente voluto coinvolgere i giovani, che rappresentano una categoria ad altissimo rischio, lanciando un concorso nelle scuole superiori e professionali, con cui verrà scelto il logo regionale che potranno esporre i gestori fieramente no slot".

 

FORMA DI DIPENDENZA - "Siamo a Bergamo per presentare una legge regionale che ingaggia una vera e propria lotta ad un fenomeno che sta diventando un'autentica piaga sociale: la ludopatia". Così l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, durante il suo saluto intervento. "La ludopatia è di fatto una droga - ha aggiunto l'assessore - perché chi è affetto da ludopatia è affetto da una forma di dipendenza patologica, vicina e paragonabile alla dipendenza da altre sostanze".

DATI SCONCERTANTI - "Ieri, in preparazione all'incontro di oggi - ha proseguito la titolare regionale all'Ambiente - ho letto i risultati di un rapporto del 2012 redatto dell'Assessorato alla Famiglia. I dati  emersi sono  a dir poco sconcertanti, e mostrano un climax ascendente, con sempre maggior tempo dedicato delle giocate e un crescendo  delle somme messe a disposizione, il che di fatto si traduce in meno tempo per il lavoro, meno tempo per la famiglia, meno soldi per la famiglia. La ludopatia - ha fatto notare ancora l'assessore - non colpisce solo l'individuo, ma ha necessariamente ricadute negative e devastanti anche su chi lo circonda e interagisce con lui. L'aspetto più preoccupante è che colpisce anche i giovani; se
nessuna fascia di età ne è totalmente esente, dallo studio risulta che gli uomini sono maggiormente soggetti a questa dipendenza".

BERGAMO TERZA PROVINCIA - "Da questo rapporto - ha spiegato - si evince anche che Bergamo è la terza provincia all'interno del territorio lombardo in termini di dipendenza, e che qui negli ultimi due anni, dal 2010 al 2012, si è registrato un aumento del 70 per cento, mentre a Milano addirittura del 400 per cento. Sono dati che ci devono veramente far riflettere".

COSTI SOCIALI - "Un altro aspetto da considerare, come per tutte le dipendenze - ha proseguito l'assessore - è che la ludopatia ha dei costi sociali elevati proprio perché ha effetti sulle famiglie e sulla società. Spesso poi in periodi di crisi - ha ammesso - si pensa che il gioco d'azzardo possa risolvere tutti i problemi, e quindi immancabilmente si assiste ad un aumento esponenziale di questo tipo di fenomeno. Infine - ha aggiunto - l'altra questione su cui bisognerebbe riflettere, per riprendere le parole del Sindaco Tentorio, è: quanto potere hanno i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni che stanno sul territorio per gestire drammi come quello della dipendenza dal gioco d'azzardo? Nulla di fatto - ha constatato - perché le sale gioco non le autorizzano i Sindaci, loro possono solo mettere in atto regolamenti, ma non è campo d'azione del Sindaco. Probabilmente - ha concluso l'assessore - la rendita economica elevata che garantisce allo Stato questo tipo di dipendenza, giustifica una certa inattività".

 
ISTITUITO GRUPPO DI LAVORO - Al fine di tenere monitorata l'efficacia delle azioni di contrasto alla ludopatia stabilite dalla legge regionale, è stato recentemente istituito un gruppo di lavoro che riunisce i principali attori interessati dalla problematica  come ASL, SERT, delegazione ANCI, associazioni di categoria per proseguire con una strategia comune e condivisa.

 

NORMA STA FACENDO SCUOLA - Il Governo ha deliberato la non impugnativa della legge regionale 8 e successivamente il T.a.r. Lombardia sez. IV ha ritenuto legittima la sua applicazione per negare una autorizzazione a Cantù (CO). Anche  il Ministero dell'Interno in una recente circolare ha ammesso che il regime di pubblica sicurezza convive con eventuali norme di legge regionali o regolamentazioni comunali che, muovendo su un piano diverso rispetto a quello della licenza di polizia, pongono limiti e preclusioni all'apertura di sale da gioco e sale da bingo o Vlt, di fatto confermando con questa interpretazione l'efficacia della legislazione regionale.

 

INVITO ALL’UNITA’ - "Istituzioni e politica non si possono dividere su provvedimenti mirati a contrastare il gioco d'azzardo patologico e la ludopatia". L'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, team leader della Giunta regionale per la legge al contrasto del gioco d'azzardo patologico e della ludopatia, interviene così sugli effetti del provvedimento entrato in vigore qualche settimana fa.

 

APPROVATA ALL'UNANIMITÀ - "E non è un caso che la nuova legge della Lombardia che regolamenta questa materia sia stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Se poi, proprio attraverso il confronto e il dialogo con altre Istituzioni, qualcuno ritiene che la normativa possa essere affinata, noi siamo disponibili alla massima collaborazione. In tal senso attendo proposte concrete, a partire da quelle del Comune di Milano. Oggi, intanto, a Bergamo si è svolto il primo di una serie di seminari, programmati in tutti i capoluoghi di provincia, per illustrare ai sindaci e agli altri soggetti interessati il contenuto della nuova legge regionale".

 

LEGGE NON HA EFFETTI RETROATTIVI - "Al Comune di Milano, ricordo - spiega l'assessore - che la legge regionale non può certamente avere effetti retroattivi, regolamenta unicamente i locali pubblici con slot o macchinette varie e che è applicabile anche su provvedimenti sottoposti a Scia (Semplice Comunicazione Inizio Attività)".

 

NORMA HA PRODOTTO EFFETTI IMPORTANTI - "Ben vengano le interrogazioni al Governo - prosegue l'assessore, commentando l'iniziativa di alcuni parlamentari su questo argomento - anche se vorrei sottolineare che, già nel mese di luglio, non appena la Giunta aveva votato il provvedimento, insieme al presidente, avevo scritto una lettera al presidente della Repubblica, all'allora premier e al ministro dell'Interno per illustrare la nostra iniziativa e chiedere sostegno in ogni sede istituzionale".

"E' necessario ricordare - conclude l'assessore regionale - che, se bene applicata, la legge fortemente voluta da Regione Lombardia ha già prodotto effetti importanti".

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