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Sindaco di Gavorrano: 'Contro il Gap serve un'ordinanza provinciale'

23 gennaio 2020 - 09:11

Il sindaco di Gavorrano (provincia di Grosseto) intraprende misure contro il Gap e chiede l'intervento della Società della salute locale per un'ordinanza provinciale.

Scritto da Rf

Il Comune di Gavorrano, in provincia di Grosseto, intraprende alcune misure volte a contrastare il gioco d'azzardo patologico.

Il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera al direttore e al presidente del Coeso (società territoriale della salute), per affrontare insieme alle altre amministrazioni comunali del territorio la problematica della dipendenza dal gioco d’azzardo.
 
"In particolare - si legge in una nota del Comune - il sindaco Biondi ha lanciato la proposta di un’ordinanza comunale di contrasto al fenomeno e ha invitato il Coeso a proporre un incontro aperto a tutti i Comuni della Società della salute con la partecipazione di esperti in materia, per diffondere la sentenza del Tar del Veneto numero 1209 del 2019, che definisce lecito e coerente con la normativa nazionale, consentire all’autorità pubblica di porre limiti e restrizioni alle attività che utilizzino apparecchi di intrattenimento e di svago con vincite in denaro, per evitare danni alla salute, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana".
 
“La sentenza del Tar del Veneto - commenta il sindaco di Gavorrano, Andrea Biondi – relativa ai provvedimenti presi dal sindaco di San Giovanni Lupatoto contro la ludopatia con una limitazione di utilizzo degli apparecchi in determinate fasce orarie, conferma che l’ordinanza comunale è uno strumento lecito di contrasto, che mette i Comuni nella condizione di poter fare qualcosa di concreto per tutelare la comunità ed in particolare i soggetti più fragili, rispetto al preoccupante diffondersi del fenomeno. Gavorrano emetterà presto un’ordinanza. Invitiamo tutti gli altri Comuni del Coeso a prendere provvedimenti simili. Contemporaneamente alle ordinanze è importante proseguire con iniziative pubbliche di prevenzione e di educazione, rivolte soprattutto ai giovani”.

 

 

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