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Verso le elezioni, gioco tra attese, sorprese e conferme

17 agosto 2022 - 10:44

Ecco i politici che più si sono occupati di gioco pubblico della legislatura ormai alla fine che sono pronti a candidarsi di nuovo.

Scritto da Anna Maria Rengo

I contrassegni depositati sono 101, e ora l'attesa è tutta per la composizione delle liste, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Un appuntamento alle urne che è sotto stretta osservazione da parte del settore del gioco pubblico, visto che la fine prematura della legislatura, nonchè varie altre emergenze non di poco conto, tra pandemia e invasione russa dell'Ucraina, hanno provocato lo slittamento dei tempi delle riforma, tant'è che la stessa è stata rimandata, si spera, alla prossima legislatura.

Ma chi sono i politici che più si sono occupati di gioco e che torneranno a farlo anche in futuro? La domanda è certamente prematura, in quanto non solo lo diranno gli elettori, ma anche perché le liste non sono state ancora ultimate, ma Gioconews.it è in grado di fornire qualche prima anticipazione.

Innanzitutto, pare possibile la diretta scesa in campo del sottosegretario all'Economia con delega al gioco, Federico Freni, che potrebbe candidarsi al Senato. Certo e già annunciato, invece, è che il  senatore del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi non si ricandiderà, in ossequio a quanto previsto, in casa pentastellata, per il terzo mandato.  Abbandona gli incarichi elettivi, dopo otto legislature tra Basilicata, Parlamento europeo, Camera e Senato, anche il senatore del Pd Gianni Pittella, che si dedicherà dunque a tempo pieno al suo incarico di sindaco di Lauria (Potenza). 

Invece, sono pronti a scendere di nuovo in campo il senatore di Fratelli d'Italia Andrea de Bertoldi e, su fronte diverso ma sempre con grande attenzione verso le problematiche del settore (tanto da aver presentato un suo disegno di legge di riforma del sistema) il senatore del Pd Franco Mirabelli che ufficializza la sua candidatura: "Sono stato candidato al Senato nel Collegio plurinominale di Milano. È per me un riconoscimento importante e l’occasione per proseguire il mio lavoro di questi anni cercando di rappresentare al meglio la mia città e la sua area metropolitana" E annuncia a Gioconews.it: "La prima cosa che farò se sarò rieletto sarà di ripresentare la mia proposta di legge sul gioco perchè finalmente ci sia una legge quadro che affronti i temi in maniera intelligente. Abbiamo perso un'intera legislatura, in quella precedente l'accordo sul riordno era statao fatto ma non ci fu poi la volontà politica di completarlo. Da lì si riparte: riproporrò il testo dell'accordo tra Stato e Regioni e che tutelava tutti i soggetti coinvolti dal gioco, nella logica della riduzione della domanda e dell'offerta".

Buone chance di ricandidatura anche per il deputato di Forza Italia Mauro D'Attis, in attesa della conferma ufficiale che dovrebbe arrivare il 22 agosto.

E mentre la deputata Benedetta Fiorini (prima di Forza Italia, poi della Lega) attende di conoscere la composizione finale delle liste, su diretto impulso del leader Matteo Salvini, il senatore Andrea Cangini, ex Forza Italia (che ha abbandonato al momento dello strappo del Partito sulla fiducia al premier Mario Draghi, valuta in merito alla sua ricandidatura: "Credo di sì ma non so ancora dove".

 Una possibilità nemmeno valutata da Pier Paolo Baretta (Pd), già sottosegretario con delega al gioco e attualmente assessore al Comune di Napoli: "No non mi ricandido. Non mi sono nemmeno posto il problema perché l’impegno a Napoli è troppo pressante e c’è ancora molto lavoro da fare".

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