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Ambrosi (FdI): 'No al proibizionismo, sì a regole chiare e omogenee per il gioco'

10 febbraio 2024 - 09:26

La deputata di Fratelli d'Italia Alessia Ambrosi delinea il percorso auspicato per la riforma del gioco pubblico e sottolinea l'importanza di coinvolgere gli operatori.

Scritto da Anna Maria Rengo
Nella foto: la deputata di Fratelli d'Italia Alessia Ambrosi © Pagina Facebook ufficiale

Nella foto: la deputata di Fratelli d'Italia Alessia Ambrosi © Pagina Facebook ufficiale

Un programma di governo da rispettare e nel quale è inclusa anche la riforma del gioco, un iter già avviato con l'approvazione della legge Delega in materia fiscale, la scorsa estate, e soprattutto con il “sì” in prima lettura, da parte del Consiglio dei ministri, alla bozza di decreto legislativo di riordino, a iniziare da quello a distanza, che in questi giorni è sotto la lente delle commissioni parlamentari, con le audizioni degli stakeholder del settore.

 

A fare il punto sulle priorità del Governo guidato da Giorgia Meloni nel 2024, sia a livello nazionale che nei confronti dell'Unione europea, è la deputata di Fratelli d'Italia Alessia Ambrosi, da anni attenta anche alle problematiche del settore del gioco con vincita in denaro, ora sui banchi del Parlamento nazionale e prima nell'ambito del suo impegno politico in Trentino-Alto Adige, sua regione di adozione.

 

“Le priorità sono quelle indicate dal presidente Meloni nella sua conferenza stampa del 4 gennaio: far crescere il Paese, garantire la sicurezza del cittadini, restare centrali nella dinamiche internazionali e non lasciare nessuno indietro. In sostanza, proseguire con le politiche virtuose intraprese dal Governo in questo primo anno di attività.”

L'Italia è alle prese con sfide e problemi comuni, dal conflitto tra Ucraina e Russia che si protrae ormai da febbraio del 2022 alla guerra in Israele e Gaza, per proseguire con il riscaldamento globale. Cosa può e deve fare il nostro Paese?

“Il nostro Paese è da sempre promotore del dialogo e della pace, come ha dimostrato il presidente Meloni; siamo tornati grazie a lei ad avere il prestigio internazionale che stavamo perdendo. Stare al fianco di Ucraina e Israele è per noi una questione fondamentale, perché ne va dei nostri valori e significa difendere la nostra civiltà. Il nostro Paese può davvero essere determinante grazie alla mediazione del Governo nel promuovere la pace e mettere fine ai conflitti in corso.”

Poco prima dello scorso Natale il Governo Meloni ha approvato in prima lettura il decreto di riordino del gioco, a partire da quello online, senza ascoltare le richieste di chi, invece, chiedeva di portare avanti tutta assieme la riforma del gioco, terrestre e online congiuntamente. Come mai si è arrivati a questa decisione e quali saranno i prossimi passi per dare dunque attuazione a quanto prevede la Delega fiscale?

“Io stessa avevo manifestato l’importanza di portare avanti da subito una riforma organica. Non posso rispondere per il Governo, ma probabilmente avendo esso maggiori elementi d’analisi a disposizione ha ritenuto di dare priorità a quella del gioco online, pur confermando di voler dar seguito quanto prima anche alla riforma del gioco terrestre. Sono fiduciosa che il grande lavoro del vice-ministro dell'Economia Maurizio Leo porterà quanto prima a completare la riforma avviata.”

Diversi governi prima di quello attuale hanno avviato la riforma del gioco con vincita in denaro: lei pensa che quello a guida Meloni riuscirà ad arrivare all'obiettivo cui altri si sono solo avvicinati?

“Assolutamente sì, perché il nostro Governo sui vari dossier ha già dimostrato di raggiungere obiettivi e risultati che gli altri non erano riusciti a portare a termine. Sono convinta che lo farà anche sul settore del gioco.”

Quanto è importante coinvolgere gli operatori di gioco e ascoltare le loro proposte?

“È molto importante perché il settore rappresenta oltre 100.000 addetti e migliaia di aziende che contribuiscono enormemente al bilancio dello Stato e alla lotta contro la criminalità organizzata.”

Distanziometri da luoghi sensibili e fasce orarie di funzionamento delle sale o degli apparecchi da gioco sono “misure” che dovrebbero combattere fenomeni da dipendenza da gioco che lei, già amministratrice pubblica in Trentino, conosce bene. Che cosa ne pensa di queste misure, e ritiene che possano/debbano essere replicate anche a livello nazionale?

“Mi ero già espressa da consigliere provinciale a Trento contro il distanziometro promosso dalla sinistra che, troppo restrittivo, ha generato l’effetto espulsivo del gioco legale, lasciando campo libero a quello illegale. A Bolzano in particolare, quando abbiamo assistito alla proliferazione dei totem da gioco illegali gestiti dalla criminalità organizzata.

La politica deve tutelare tutti i protagonisti del mondo del gioco a trovare un punto di unione tra tre elementi fondamentali: politiche sbagliate e proibizioniste, tutela delle libertà economiche, tutela dei soggetti socialmente deboli e dei minori. Se vogliamo davvero fare qualcosa di costruttivo per il mondo del gioco, normandolo in modo intelligente, bisogna lavorare tutti insieme, senza pregiudizi. Queste persone svolgono un’attività assolutamente legale e come tutte le altre devono essere trattate con rispetto e dignità. Ricordiamoci che quando viene meno il gioco legale aumenta quello illegale. Inoltre, non dimentichiamoci che con il gioco online non autorizzato i proventi vanno a finire nei Paesi stranieri e non c’è sufficiente tutela dei soggetti ludopatici e dei minori. Oggi è evidente e chiaro che serve una riforma organica del settore del gioco sotto ogni suo aspetto. Vanno corrette tutte le tendenze proibizioniste e le diversità inerenti le distanze e gli orari. Servono un distanziometro e orari uguali in tutta Italia. Sono indispensabili regole chiare e omogenee. Sarebbe poi auspicabile una norma uguale in tutta Italia e che non sia eccessivamente 'violenta', perché quando lo è risulta essere de facto un incentivo per le mafie, come dichiarato anche dalla Procura nazionale antimafia.”

Da anni in Italia è in vigore il divieto totale di pubblicità del gioco con vincita in denaro, introdotto con il decreto Dignità. Cosa ne pensa di questa disposizione? Sarà possibile tornare a discuterci sopra?

“È stata una legge del Movimento 5 Stelle a introdurre questo divieto.

Essendo però una disposizione in vigore da diversi anni e avendo assistito a un'evoluzione del gioco con un aumento esponenziale, anche a seguito della pandemia, di quello online, la regolamentazione di quest'ultimo rappresenta certamente una sfida che dovremo affrontare. 

E sarà nostro dovere farlo, proprio per tutelare minori e soggetti più deboli. Sarà quindi necessario apporre dei limiti al gioco, specialmente a quello online. A mio avviso è una questione che verrà posta sicuramente in discussione.”

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