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Aspettando il riordino, Regioni e Comuni tornano a parlare di gioco

21 agosto 2023 - 11:23

Mentre si attende il varo del decreto delegato per l'attuazione del riordino del gioco pubblico contenuto della legge delega fiscale, la materia è ancora sotto l'attenzione della politica 'locale', dal Piemonte alla Sardegna.

Scritto da Fm
© Pixabay

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Ormai due settimane fa, la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega per la riforma fiscale, comprensivo dell'articolo relativo al riordino del gioco pubblico.

Riordino per il quale ci sono  24 mesi a disposizione per la messa a punto del relativo decreto delegato, nella speranza che non incontri la stessa sorte dell'accordo in materia firmato in Conferenza Stato-Regioni nel 2017, con tutte le conseguenze del caso su bandi concessori e piano industriali del settore.

Con questo orizzonte di fondo, fra qualche giorno riprenderanno i lavori di molti consigli regionali e consigli comunali, con un occhio proprio al gioco, per la discussione di atti che lo riguardano, dopo il sì alla nuova legge delle Marche, con l'eliminazione della retroattività del distanziometro per le attività già autorizzate, fra l'altro.

In Piemonte, ad esempio, martedì 12 settembre è in calendario l'esame delle due proposte di legge “gemelle” per la modifica della normativa regionale vigente sul contrasto al gioco patologico.

Si tratta delle Pdl n° 227 "Proposta di legge di iniziativa popolare: 'Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico'" – relatore di maggioranza Leone – relatori di minoranza Bertola e Sarno - (Licenziata con voto negativo a maggioranza dalla III e IV commissione il 29 giugno 2023) e n° 228 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico” presentata dai Comuni di Grugliasco, Baveno, Cureggio, Mongrando, Nichelino, Torino – relatore di maggioranza Cane – relatori di minoranza Bertola e Sarno - (Licenziata con voto negativo a maggioranza dalla III e IV commissione il 29 giugno 2023).

Le due proposte erano state già all'ordine del giorno del Consiglio a luglio, dopo essere state “licenziate con parere negativo” dalle commissioni competenti e dopo aver incassato anche la bocciatura del Consiglio delle autonomie locali.

Pareri non vincolanti per i consiglieri regionali, anche se sembra difficile che la maggioranza possa votare a favore di tali proposte e sconfessare il proprio operato, anche se non va dimenticato che la legge approvata nel 2021 secondo la Corte dei conti presenta “carenze informative nella relazione tecnica”.

Non figurano negli ordini del giorno, ma potrebbero rientrarci prossimamente, le due proposte di legge del consiglio regionale della Sardegna che hanno come primo firmatario il leghista Dario Giagoni e chiedono di intervenire sulla legge vigente, varata agli inizi del 2019 dall'amministrazione precedente a quella a guida Solinas, in campo fino alle elezioni regionali del 2024.

Entrambe, duramente attaccate dal consigliere del Partito democratico, Piero Comandini, firmatario della proposta presentata nella scorsa legislatura, divenuta legge regionale n° 2/2019, sono state assegnate alla commissione Salute, nell'autunno del 2019.

Giagoni chiede di intervenire per apportare delle “Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 2019, n° 2 (Disposizioni in materia di gioco d'azzardo)” prevedendo un distanziometro di 500 metri fra le attività di gioco e i luoghi sensibili calcolato in linea d'aria e consentendo agli Enti locali di vietare l'esercizio dei giochi leciti in fasce orarie stabilite, per un massimo di inibizione pari a sei ore giornaliere. Chissà che questi ultimi mesi di legislatura non siano “l'occasione” per tornare a trattare l'argomento.

 

Spulciando gli ordini del giorno dei consigli comunali in programma fra qualche giorno, per il 6 settembre a Fucecchio (Fi), è in agenda l'esame dell'Ordine del giorno presentato dalla consigliera Antonella Gorgerino del Pd "Adesione all’appello per il riordino del settore del gioco d’azzardo in Italia”. A scanso di equivoci, e di polemiche, c'è da dire che è stato presentato il 17 marzo, pochi giorni prima della presentazione del disegno di legge delega fiscale comprensivo dell'articolo sul riordino, sull'onda di odg analoghi proposti in varie città italiane da consiglieri 'dem'.

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