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Baretta: 'Black list strumento di contrasto a gioco illegale'

30 novembre 2017 - 16:42

Il sottosegretario Baretta risponde all'interrogazione di Scelta Civica e sottolinea come il bookmaker '1XBet' non sia in possesso di alcune concessione in Italia.

Scritto da Sm
Baretta: 'Black list strumento di contrasto a gioco illegale'

"Il bookmaker '1XBet' non è in possesso di alcune concessione in Italia per il gioco pubblico e, in particolar modo, non è in possesso della concessione per il gioco online". Lo sottolinea il sottosegretario all'economia, Pier Paolo Baretta, rispondendo all'interrogazione presentata dai deputati di Scelta Civica.

 

"Quando l'Agenzia ha avuto contezza che tale operatore avrebbe sponsorizzato la Lega Calcio, ha inviato una segnalazione a quell'Organo sportivo evidenziando che il bookmaker '1XBet' non è in possesso di concessione italiana e, quindi, non può raccogliere scommesse sul territorio nazionale. L'Agenzia in esito ad accertamenti effettuati su fonti aperte, ha verificato la sussistenza di una relazione tra il predetto bookmaker ed eventi sportivi nazionali, destinati ad un pubblico italiano; pertanto si poteva ragionevolmente presumere che '1XBet' effettuasse una raccolta di gioco in Italia illegalmente, in quanto sprovvisto di regolare concessione.

Per quanto riguarda in generale, l'attività di contrasto alla raccolta di gioco online effettuata illegalmente, da soggetti privi di regolare concessione, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli evidenzia che viene imposto il blocco dei siti irregolari con dominio '.com'. A tal fine è stata creata una black list continuamente aggiornata, che oggi conta oltre 6mila siti web inibiti. In seconda battuta, giova segnalare che attraverso un'azione di moral suasion l'Agenzia ha portato i principali fornitori internazionali di software di gioco online a decidere di negare i propri servizi agli operatori che agiscono sul mercato italiano senza una regolare concessione statale, riducendo di fatto la possibilità che un giocatore possa superare il blocco predetto dei siti con dominio '.com' e, quindi, giocare su siti non autorizzati.
Tali azioni, unitamente all'introduzione di misure amministrative di semplificazione e di nuove tipologie di gioco, hanno consentito di attrarre nel settore legale una larga fetta di giocatori che prima operavano sui siti con dominio '.com'". Quanto ai chiarimenti chiesti sull'attuazione delle disposizioni relative al decreto legge 98 del 2011, Baretta rileva che "le menzionate norme non hanno potuto trovare attuazione per difficoltà oggettive palesate dall'Abi e dagli istituti bancari, in merito alla impossibilità/difficoltà di conoscere l'identità dei soggetti che operano illegalmente in Italia nel mercato online con determinati marchi e che non palesano mai la loro denominazione sociale e di individuare precisamente la corrispondenza delle operazioni di trasferimento di denaro con tali soggetti. In ogni caso, l'Adm evidenzia che all'interno della IV direttiva antiriciclaggio, il cui recepimento è avvenuto con decreto legislativo 90/2017, è prevista una serie di interventi che potranno consentire di contrastare il fenomeno da parte degli operatori. In particolare, infatti - conclude Baretta - si prevede che le ricariche dei conti di gioco dovranno essere effettuate con strumenti che consentono la tracciabilità delle transazioni e, quindi, offrono la possibilità di risalire ai soggetti tra i quali avviene il trasferimento di somme".  

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