skin

Brescia al voto: in cerca di equilibrio tra gioco, impresa e salute

06 maggio 2023 - 11:04

Anche a Brescia è tempo di elezioni amministrative: il candidato Fabio Rolfi illustra le sue posizioni in materia di gioco.

Scritto da Francesca Mancosu
Foto di JOHN ASARE su Unsplash

Foto di JOHN ASARE su Unsplash

Manca una settimana alle elezioni amministrative e in moltissime piazze italiane è tempo di comizi e di presentazione di programmi, se possibile anche alla presenza dei big nazionali della politica.

Gioconews.it fa tappa, dopo Siena, Ventimiglia e Imperia, a Brescia, per sapere se e come il tema gioco è entrato a far parte del dibattito politico.
Parliamo dunque con Fabio Rolfi, candidato sindaco a Brescia con il supporto di Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e le liste Fabio Rolfi sindaco, Brescia davvero e Viva Brescia. Noto ai nostri lettori come consigliere regionale della Lombardia, e presidente della commissione Sanità, nel 2017 si occupò della delibera sui corsi di formazione per gli operatori di gioco, ma anche del trattamento residenziale dei malati di Gap. 
E nel nostro faccia a faccia partiamo proprio da "quel" periodo.

"La ludopatia è una piaga sociale grave. Chiaramente sotto il profilo normativo bisogna tenere conto anche della libertà di impresa e della libertà di scelta personale. Sulla efficacia dei limiti agli orari e alle distanze da luoghi sensibili penso che al tempo siano stati necessari. La diffusione del gioco online è un elemento che influisce in maniera forte sul rapporto tra cittadino e gioco ed impone però anche la necessità di studiare nuovi strumenti", afferma Rolfi.
Quanto all'opportunità di modificare la normativa vigente della Lombardia per il contrasto al Gap, Rolfi rimarca che "ogni legge è figlia del proprio tempo. A distanza di anni è sempre giusta una riflessione e un aggiornamento che tenga conto delle esigenze del momento. Ovviamente bisogna partire da dati certi anche per interventi mirati che servano a tutelare maggiormente i cittadini, coniugando come giusto che sia il diritto alla libera iniziativa imprenditoriale e la salute della gente".

Ampliando lo sguardo sul suo programma elettorale in generale, ritiene che Brescia debba in primis "tornare a essere ambiziosa e recuperare la visione lunga che ha caratterizzato la sua storia amministrativa. L’epoca difficile che viviamo apre importanti opportunità come la sfida dell’innovazione degli ecosistemi urbani. Digitale, intelligenza artificiale, gestione dei dati rappresenteranno elementi lungo i quali caratterizzare il cambiamento delle città per renderle più competitive, interessanti, attrattive e capaci di essere vicine alle persone. Su semplicità e velocità della pubblica amministrazione si giocheranno le sfide alla competitività tra territori.  Dobbiamo pensare in grande, senza dimenticare la quotidianità, senza perdere d'occhio le esigenze dei cittadini". 

I capisaldi del suo progetto di governo?

"Ambiente, mobilità, sicurezza e famiglia. Brescia ha un grande problema ambientale che non si risolve con gli slogan: puntiamo alla bonifica del Sin (sito di interesse nazionale Ndr) Caffaro, a un maxi piano di forestazione urbana e al prolungamento della metropolitana per intercettare una parte delle oltre 100.000 auto che ogni giorno entrano in città. Sulla sicurezza introdurremo il vigile o il carabiniere di quartiere e per la famiglia abbiamo un progetto che prevede 1.000 euro per ogni nuovo nato, un albo comunale del servizio di babysitter e trasporti gratuiti per gli studenti bresciani".

Altri articoli su

Articoli correlati