Sono bastati 29 voti - quelli della maggioranza - per eleggere Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d'Italia, come nuova presidente della commissione parlamentare Antimafia.
Un organismo che ha fra i suoi compìti anche il monitoraggio dell'attuazione delle norme sul gioco, la cui istituzione è stata sancita da un'apposita proposta di legge approvata pochi mesi fa, come da prassi ad ogni inizio legislatura.
I vice presidenti della commissione Antimafia saranno Mauro D'Attis (FI), al quale sono andati 29 voti, e Federico Cafiero de Raho (M5S), che ne ha ricevuti 13.
LE PAROLE DI COLOSIMO - "Rivolgo il primo pensiero a Falcone, nell'anniversario della strage di Capaci in cui perse la vita insieme alla moglie Francesca Morvillo, magistrato anche lei, e alla sua scorta composta da Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. E alle vittime di tutte stragi, di stampo mafioso e terroristico", ha detto la deputata di Fratelli d'Italia subito dopo la sua elezione a presidente della commissione Antimafia. "Un pensiero che certo non può e non vuole essere soltanto personale, ma che intende rappresentare testimonianza del futuro e saldo impegno cui assolverà questa Commissione, espressione dell'intero Parlamento italiano. A Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino e ai membri della sua scorta che persero la vita per difenderlo, il 19 luglio 1992, nella strage di Via D'Amelio, noi dobbiamo il solenne impegno a combattere la solitudine degli uomini e delle donne di giustizia".
LE POLEMICHE - La scelta di Colosimo, sostenuta in primis dalla premier Giorgia Meloni, non è andata giù al Movimento 5 stelle, i cui rappresentanti sono usciti dall'aula per protesta prima del voto insieme a quelli del Partito democratico e Alleanza verdi e sinistra. Per loro infatti la nomina di Colosimo sarebbe discutibile, dopo che la trasmissione Report avrebbe ventilato una possibile vicinanza della deputata a Luigi Ciavardini, l’ex estremista nero dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari, un'organizzazione terroristica italiana, a ideologia neofascista e neonazista d'estrema destra, attiva dal 1977 al 1981, Ndr), condannato a 30 anni per la strage di Bologna, a 13 per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e a dieci per quello del giudice Mario Amato. Colosimo infatti compare accanto a Ciavardini in una foto scattata qualche anno fa nell'ambito di un'iniziativa del Gruppo Idea, associazione in prima linea nel mondo delle carceri guidata da Germana De Angelis, moglie di Ciavardini e sorella di Marcello, capo della comunicazione del nuovo governatore del Lazio, Francesco Rocca. A elezione avvenuta la neo presidente della commissione Antimafia ha spiegato di non aver amicizie con Ciavardini: "Lo conosco esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene”.