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Conte (M5S) sul gaming: 'In Italia creatività invidiabile, ma il suo sviluppo va accompagnato'

23 aprile 2024 - 10:24

L'ex premier Giuseppe Conte a Milano per l'evento 'Milano Gaming 2024' sottolinea come solo interventi regolatori corretti possono indirizzare lo sviluppo del settore del gaming nella giusta direzione.

Scritto da Dd
Conte (M5S) - Giuseppe Conte Milano Gaming 2024.jpg

"l'Italia non ha nulla da invidiare in termini di creatività rispetto ad altri Paesi. Si tratta semplicemente di accompagnare questo sviluppo e offrire gli interventi regolatori utili a indirizzarlo nella giusta direzione dello sviluppo".

Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte (M5S), ieri, 22 aprile in occasione dell'evento “Gaming Milano 2024 – Il mio lavoro non è un gioco”, organizzato a Cologno Monzese (Milano) dal M5S insieme all’Osservatorio Italiano Esports.

Conte ha sottolineato la necessità di supportare con decisione lo sviluppo del settore gaming, riconoscerne le figure professionali con una normativa che ne tuteli il lavoro, combattere gli squilibri contrattuali tra piattaforme e content creators, rifinanziare i fondi per l’intrattenimento digitale e dare slancio a un settore che può rappresentare un volano per l’economia nazionale.

“Il Movimento 5 Stelle", ha ricordato Conte, "è stato il primo partito a intuire la crescita del comparto e a mettere in campo azioni concrete per fissare dei paletti a supporto dello sviluppo di tutte le componenti di questo mercato”. 

L’ex premier ha quindi ricordato il percorso che i deputati M5S Antonio Caso (intervenuto, pochi giorni fa, anche alla tavola rotonda di Ige 2024 'Esports: alla ricerca di un ecosistema sostenibile') e Valentina Barzotti hanno iniziato un anno fa insieme all’Oies per arrivare a una normativa per gli esports da presentare in Parlamento. Dopo la presentazione alla Camera dei deputati del primo White Paper sul settore alla Camera è stata presentata dagli stessi Caso e Barzotti la prima storica risoluzione sulla disciplina del settore. 

A confermare questa posizione sono stati i deputati Caso e Barzotti, che hanno rimarcato come non sia più rinviabile una disciplina che finalmente anche in Italia possa riconoscere il lavoro delle tante figure professionali che concorrono allo sviluppo del mercato, ma che ad oggi non possono accedere a schemi contrattuali definiti, tutele fiscali e norme sulle competizioni esports. 

 

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