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Decreto fiscale, accolti con riformulazione gli ordini del giorno sul gioco

20 aprile 2012 - 08:07

Sono stati tutti accolti dal governo gli ordini del giorno presentati alla Camera al decreto fiscale, il cui testo di conversione in legge ha ieri ricevuto il suo sì da parte dell'Aula. Tra questi, come noto, anche quelli, numerosi, relativi al gioco. E per tutti l'accoglimento da parte del governo è stato però subordinato a una richiesta, ossia che 'l'impegno del governo a' fosse tramutato nell'impegno del governo 'a valutare l'opportunità di'. Richiesta accolta, e così, in questa formulazione, tutti hanno rinunciato al mettere ai voti gli ordini del giorno, velocizzando evidentemente i lavori. Pioggia di ordini del giorno in materia di gioco  

Scritto da Anna Maria Rengo

L'INTERVENTO IN AULA DEL SOTTOSEGRETARIO CERIANI - Ecco quanto dichiarato in Aula dal sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani: "Signor Presidente, rubo un minuto in premessa per ringraziare il relatore e presidente della Commissione finanze, Gianfranco Conte, e associo ai ringraziamenti tutti i componenti della Commissione, e anche la Commissione bilancio per il proficuo, intenso e fattivo lavoro compiuto, che ha portato a significativi miglioramenti nell'opinione del Governo rispetto al testo presentato. È stato un lavoro intenso, proficuo e costruttivo. Il Governo deve dare atto anche alle opposizioni di un atteggiamento costruttivo durante i lavori. Era un provvedimento non sistemico, non di riforma, non di ampio respiro, un insieme di tante misure necessarie, ma non organicamente collegate. Non è un provvedimento con grandi ambizioni, aveva anzi l'umiltà dichiarata di porsi nell'ambito di un intervento di manutenzione. Questo aspetto è stato colto dal relatore, dai parlamentari nelle Commissioni e anche negli ordini del giorno sui quali il Governo è chiamato ad esprimere una valutazione. Sono numerosi gli ordini del giorno, a testimoniare la forte sensibilità e interesse del Parlamento alle questioni di cui il provvedimento si è fatto carico. Vi è una vasta gamma di questioni toccate dagli ordini del giorno, ma c'è un minimo comune denominatore che mi sembra sia l'obiettivo di venire incontro alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione esprimendo una forte attenzione alle tematiche sociali.

 

Questi ordini del giorno, visti dal punto di vista del Governo, si collocano su una gamma piuttosto ampia che va da una sintonia forte con gli orientamenti del Governo medesimo per la sua azione futura - mi riferisco, soprattutto, alla discussione di quello che sarà il contenuto della legge delega fiscale che presto, nelle prossime settimane, il Parlamento e, in particolare, questo ramo del Parlamento, affronterà - fino ad una serie di questioni sulle quali il Governo è meno in sintonia e sulle quali non ha comunque finora posto attenzione.

Tuttavia, ci sembra difficile trarre una linea netta di confine tra questi due estremi. Si tratta, comunque, di questioni che ad avviso del Governo meriterebbero tutte una valutazione. L'orientamento del Governo, quindi, in conclusione, è di accettare tutti gli ordini del giorno presentati purché siano riformulati, nella parte che impegna il Governo, in termini di impegno 'a valutare l'opportunità di'. Ciò trasversalmente su tutti gli ordini del giorno, sebbene alcuni già vanno in questo senso. Il parere, quindi, è favorevole purché siano tutti riformulati in termini di 'valutare l'opportunità di'. Riguardo, in particolare, all'ordine del giorno Bernardo n. 9/5109-AR/125, il Governo concorda con il proponente perché siano soppresse le ultime tre righe.

L'ITER DEL DECRETO - Dopo l'approvazione da parte della Camera, il testo, che all'articolo 10 contiene numerose misure in materia di gioco, passa in terza lettura all'esame del Senato e i tempi sono piuttosto stretti in quanto dovrà essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il 1° maggio. Il testo è stato assegnato alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze - con i pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Bilancio, Istruzione, Lavori pubblici, Agricoltura, Industria, Lavoro, Ambiente, Politiche dell'Unione europea e della Commissione parlamentare per le questioni regionali - ma già alle 18 di lunedì 23 aprile è in programma l'avvio della discussione in Aula.

 

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